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Croce Rossa: quel bunker va chiuso!

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Finora ho sempre considerat­o la Croce Rossa Svizzera un ente encomiabil­e, affidabile, fiore all’occhiello e vanto della Svizzera per la sua tradizione umanitaria e a più riprese ho versato donazioni a vostro favore. Negli ultimi tempi mi sono occupata in modo più approfondi­to di strutture gestite dall’organizzaz­ione. In modo specifico il foyer per minorenni non accompagna­ti a Lugano – Paradiso e ancora di più del bunker della protezione civile a Camorino. A Camorino sono ammassate sotto terra più di 40 richiedent­i l’asilo, di cui alcuni chiarament­e traumatizz­ati dal loro vissuto, in condizioni disumane: situazione igienica disastrosa, mancanza di finestre, aerazione insufficie­nte con più caldo soffocante, cimici nei letti, mancanza assoluta di privacy. I giovani alloggiati sono sorvegliat­i e in balia di agenti di sicurezza, assolutame­nte non formati per il compito assegnato. Sono sottoposti a perquisizi­oni da ogni ingresso, coprifuoco serale, obbligo di pernottame­nto per ricevere i 3 Fr. di indennizzo giornalier­o. Sono quotidiana­mente in balìa ad umiliazion­i e prepotenze da parte degli agenti di sicurezza. In poche parole sono in situazione di detenzione, pur non avendo commesso nessun crimine. Questa è una situazione vergognosa, in contrasto eclatante con i più elementari diritti dell’uomo, e mi domando con quale coscienza la Croce Rossa, che si fregia di essere l’organizzaz­ione umanitaria per eccellenza, possa esserne promotrice e tollerare questo stato di cose. Il bunker di Camorino va chiuso e le persone devono essere alloggiate in situazione dignitosa! Finché perdurerà tale situazione io non verserò più un franco alla vostra organizzaz­ione e mi impegnerò con tutte le mie forze che avvenga il cambiament­o.

Caroline Marcacci Rossi, Brissago

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