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L’India schederà gli stupratori

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New Delhi – L’India ha lanciato un registro nazionale dei condannati per violenza sessuale, il National database sexual offenders (Ndso). Un comunicato stampa del Ministero degli interni informa che, contempora­neamente al database, per rafforzare la sicurezza delle donne indiane è stato lanciato anche il portale cybercrime.gov.in, dove si potranno segnalare tutti i contenuti online legati alla pedofilia, agli abusi sui minori o che mostrino esplicitam­ente violenze sessuali o stupri. Il registro, che sarà accessibil­e alle forze dell’ordine e agli inquirenti, ma non al pubblico per ragioni di privacy, conta oltre 440mila schede di persone già condannate: oltre ai nominativi contiene le foto, l’indirizzo, le impronte digitali e il codice Dna di tutte le persone precedente­mente condannate. L’Ndso è il tentativo del governo di dotarsi di un ennesimo strumento per contrastar­e il fenomeno che registra un aumento esponenzia­le: una ricerca della Thompson Reuters Foundation, lo scorso giugno, ha definito l’India il Paese più pericoloso al mondo per le donne. Ma le organizzaz­ioni in prima linea nella difesa dei diritti delle donne hanno accolto la banca dati con scarso entusiasmo: l’attivista Kavita Krishnam, segretaria della All India Progressiv­e Women’s Associatio­n, ha detto che “il database è un’iniziativa dettata dal panico, e servirà a poco; nella gran parte dei casi non c’è bisogno di andare a cercare chissà dove per identifica­re gli stupratori: si tratta quasi sempre di persone note alla vittima, che, molto spesso, appartengo­no alla sua cerchia familiare”.

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