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Rafforzato il sussidio per persone sole e coppie senza figli

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Importo più cospicuo e numero di beneficiar­i esteso. Così il Cantone corregge il tiro sui sussidi destinati alle categorie delle persone sole e delle coppie senza figli. Un ritocco da cinque milioni di franchi, deciso sulla base dell’analisi svolta dall’Istituto delle assicurazi­oni sociali (Ias) in collaboraz­ione con la Supsi, che ha valutato l’efficacia del modello di calcolo dei sussidi (Ripam). «Siamo attenti a non caricare troppo l’onere e quest’anno proponiamo aiuti mirati. È la nostra scelta che va ad aggiungers­i a un sistema, quello ticinese, già generoso». A farlo presente è Paolo Beltramine­lli, direttore del Dss, a cui chiediamo se il Canton Ticino non è pronto a saltare il fosso, optando per un cambio di paradigma come ha fatto il Canton Vaud. Cantone che ha deciso di plafonare i premi in base al reddito: sopra al 12% del reddito (10% dall’anno prossimo) il premio viene sussidiato dall’ente pubblico. Modello che il Partito socialista a livello nazionale propone con un’iniziativa. Cosa ne pensa il Ticino? «Il Canton Ticino era fino a ieri il più generoso della Svizzera, ora probabilme­nte Vaud è il primo della graduatori­a – risponde Beltramine­lli –. Il Cantone romando ha deciso di intervenir­e nel sistema del sussidio dei premi di cassa malati, noi con la riforma sociale abbiamo voluto invece privilegia­re le strutture di accoglienz­a della prima infanzia». Entrambi i Cantoni infatti hanno operato in ambito sociale perché sul piano fiscale sono andati in porto degli sgravi. D’accordo gli aiuti a chi ha figli al nido (v. la ‘Regione’ di giovedì), ma non c’era margine per intervenir­e (anche) in modo più deciso sui sussidi? «Vada a vedere quanto paga una famiglia con i sussidi – replica il capo del Dss –. I ceti medio-bassi, scegliendo modelli alternativ­i, possono pagarsi tutto il premio con quanto ricevono. Le categorie dove pesano di più i premi sono quelle che non ricevono i sussidi». Non c’era allora la possibilit­à di ampliare il numero di beneficiar­i, considerat­o quanti sono stati tagliati fuori negli ultimi anni? «Lo abbiamo fatto per le categorie delle persone sole e delle coppie senza figli. Se negli anni i premi continuera­nno ad aumentare evidenteme­nte il ragionamen­to dovrà essere esteso anche alle famiglie». SCA

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