Tre casse hanno corretto il tiro. Veri (Dss): ‘Vigiliamo’
«Siamo riusciti ad ottenere qualcosa negli anni: cumulativamente, i premi sarebbero potuti costare 20 milioni di franchi in più». Questo il felice esito sottolineato dal direttore del Dss Paolo Beltraminelli quanto all’attività di controllo e di analisi che l’autorità svolge, all’indirizzo dell’Ufficio federale della sanità pubblica, interlocutore degli assicuratori malattia. «Le previsioni delle casse sono sempre più plausibili», e nei tre casi segnalati da Bellinzona si è ottenuto un risparmio globale di 600mila franchi. «È fondamentale che il Cantone si mostri nei confronti dell’Ufficio federale attivo e attento su quanto le casse malati propongono – commenta Matteo Veri, collaboratore scientifico dell’area di gestione sanitaria del Dss –. A livello federale queste informazioni sono difficilmente verificabili. Ci vuole dunque il singolo Cantone che si china sui costi delle casse e valuta se a questi costi vengono commisurati dei premi corretti. Se questo non si facesse, la tendenza ad avere premi molto più alti rispetto ai costi potrebbe tornare a consolidarsi». Come fu il caso in passato, quando i premi in Ticino erano pagati in eccesso. Negli ultimi tre anni le casse malati in Ticino non hanno più registrato utili, anzi. Il margine di manovra concesso ai Cantoni sulla vigilanza è sfruttato appieno a Sud delle Alpi? «Il margine sì. La concretizzazione a livello federale è un altro discorso – valuta Veri –. È difficile che l’Ufficio federale riesca a correggere tutti i premi di tutte le casse in tutti i cantoni». Quanto alle misure per il contenimento dei costi sanitari, quale si auspica vada in porto? Quale va ritenuta prioritaria? «Una fondamentale in ambito ambulatoriale è quella di avere delle possibilità di pilotare o controllare o gestire l’offerta sanitaria – risponde ancora Veri –. Ad oggi non vi sono degli strumenti in questo ambito, che è però quello in cui abbiamo la maggior evoluzione dei costi». Strumenti di che tipo? «Prendendo spunto da quanto avviene nello stazionario direi la possibilità di incidere sulle quantità o di avere un maggior influsso sui prezzi che vengono negoziati, così come una vera e propria pianificazione dell’offerta». SCA