Calascio, vittima di una tragica caduta
Un sentiero poco utilizzato, quest’anno nemmeno pulito dagli addetti alla manutenzione, racconta un esperto dei monti di Calascio. Località che domenica, a mezzogiorno, Aurelia Maggetti avrebbe dovuto raggiungere col marito per un pranzo in casa di amici. Lassù, purtroppo, la 73enne domiciliata a Intragna, nelle Centovalli, non è mai arrivata. Sono proprio stati i suoi amici, col coniuge e la figlia, a mettersi sulle sue tracce non vedendola sopraggiungere. Marito e moglie erano giunti in tarda mattinata con l’auto al capolinea della strada forestale che da Costa sale verso Selna e Dröi. Lasciata la vettura, nell’affrontare il tratto che conduce a Calascio il marito ha deciso di sfruttare un percorso diverso rispetto alla consorte. Quest’ultima ha dunque proseguito da sola lungo il sentiero. Giunta a una biforcazione, si è però incamminata sul tracciato sbagliato; in pratica ha perso la via e, convinta di essere troppo in alto, ha affrontato la breve discesa che porta a una gola attraversata da un piccolo ponte. Il camminamento in questione, che non rientra nella rete dei sentieri ufficiali, conduce a Selna, nella direzione opposta a quella che era la sua destinazione domenica a mezzogiorno.
Un punto assai critico
«Proprio una cinquantina di metri a monte del manufatto, il passaggio si fa un tantino critico e occorre prestare attenzione» – spiega chi è pratico dei luoghi –. «Per aiutare quei pochi che transitano da quelle parti, è stata posata una cordina in acciaio». La poveretta, a quanto pare, è comunque riuscita a passare oltre l’ostacolo, ma purtroppo è inciampata nei tornanti sottostanti, tradita probabilmente da uno scalino instabile. Cadendo non ha avuto il tempo di reagire e ha battuto violentemente il capo. A localizzare il suo corpo senza vita è stato il proprietario di un cascinale della zona. Con altre persone del posto e la figlia, come detto, avevano avviato una perlustrazione dell’area. Sapevano che l’unico punto pericoloso dove l’escursionista può scivolare e farsi male era proprio lì, in quel tratto di pendio. La salma è stata in seguito ricomposta e recuperata grazie all’intervento dei soccorritori dell’eliambulanza della Rega e del Cas di Locarno. Una disgrazia, insomma, che lascia incredula tutta una comunità. I funerali di Aurelia Maggetti, sposata e madre di due figlie, si terranno mercoledì alle 15, a Carasso, presso la Casa funeraria.