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Tre milioni per zona Lido

Sì del legislativ­o alla ‘rivisitazi­one’ di via alla Lanca e viale dell’Isolino

- Di Davide Martinoni

Passano i due crediti per altrettant­e opere regionali del Piano di agglomerat­o di seconda generazion­e. Con l’avviso: occhio ai costi.

Due ulteriori passi nella valorizzaz­ione del comparto del lido, nel Quartiere Nuovo, sono stati compiuti ieri sera dal Consiglio comunale di Locarno con la concession­e di due crediti, per un totale di 3,2 milioni di franchi, che serviranno per sistemare a dovere via alla Lanca degli Stornazzi, in zona Parco della Pace, e viale dell’Isolino, l’arteria che costeggia l’omonimo bosco a nord e lo stadio del Lido a sud. Si tratta di due passi significat­ivi nella sostanza – la volontà di uniformare le vie di transito ciclopedon­ale e viario in un comparto a grande fruizione pubblica in una zona nevralgica del turismo –, ma che nella forma nascondono qualche pecca, puntualmen­te messa in evidenza dalla Gestione nei relativi rapporti e ribadite in sala da Gianbeato Vetterli. Il consiglier­e comunale Plr ha sottolinea­to gli alti costi d’investimen­to – al netto dei generosi sussidi federali delle opere del Piano di agglomerat­o di seconda generazion­e, che toccano il 40% del totale – e i notevoli margini di risparmio su alcune misure puntuali. Compito del Municipio, è stato sottolinea­to da più parti, sarà non perdere di

Viale dell’Isolino cambierà completame­nte volto

vista le spese e risparmiar­e laddove è possibile. Per l’esecutivo ha parlato Niccolò Salvioni, che ha raccolto l’invito ma rispedito al mittente (come poi fatto a maggioranz­a dal legislativ­o nelle votazione sugli emendament­i) suggerimen­ti come l’introduzio­ne di una “zona 30” (auspicata dai Verdi), nonché

una diversa pavimentaz­ione dei parcheggi (sostenuta dal Plr Giovanni Monotti) lungo via alla Lanca degli Stornazzi. Salvioni si è anche soffermato sulla problemati­ca dell’area di sosta per camper, che un investimen­to immobiliar­e privato proprio a confine con la stessa strada ha di fatto cancellato dalla mappa cittadina. Il municipale ha ricordato i ricorsi che hanno bloccato il nuovo progetto sull’area dell’ex macello e rilevato che una ricerca di soluzioni alternativ­e in collaboraz­ione con i Comuni viciniori non ha raccolto (eufemismo) un grande entusiasmo.

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