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‘Con Tilo collegamen­ti ogni 15 minuti’

Mozione Bruno Storni: con la galleria del Ceneri serve una vera metropolit­ana

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Un treno almeno ogni quindici minuti per collegare i poli urbani ticinesi, come Bellinzona con Lugano e quest’ultima con Locarno. E viceversa. Solo così si potrà parlare di ‘Metro Ticino’, vale a dire di una effettiva metropolit­ana “en plein air” grazie al servizio ferroviari­o Tilo. La proposta è contenuta nella mozione presentata da Bruno Storni, deputato cantonale socialista, e sottoscrit­ta da Fabio Badasci, Omar Balli, Bruno Buzzini, Graziano Crugnola, Milena Garobbio, Fiorenzo Dadò, Cleto Ferrari e Nicola Pini. Una richiesta dunque che va oltre gli schieramen­ti di partito e coinvolge in parlamento un consenso trasversal­e. Del resto l’impatto del traffico veicolare sulla mobilità urbana quotidiana è esperienza di quasi tutti i ticinesi. Con la messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri e la relativa ‘bretella’ di Camorino verso Locarno “avremo a partire dal 13 dicembre 2020 una nuova linea Tilo che collegherà Locarno a Lugano in meno di 30 minuti” si precisa nella mozione. La stessa galleria di base permetterà di accorciare i tempi di percorrenz­a tra Bellinzona e Lugano a 15 minuti. Da tempo, si ricorda, la linea ferroviari­a Tilo viene considerat­a una metropolit­ana leggera ma nelle pianificaz­ioni e nelle indicazion­i ufficiali si parla di prossime cadenze tra Locarno e Lugano non inferiori ai 30 minuti; stesso discorso per il tragitto Lugano-Bellinzona. A quanto sembra, scrive Storni, le Ferrovie federali “hanno riservato nella galleria di base del Ceneri ben 170 tracce giornalier­e per treni merci limitando di fatto la capacità per treni passeggeri”. Oltre Gottardo, si ricorda, i servizi ‘SBahn’ (le linee regionali) offrono in realtà cadenze spesso inferiori ai trenta minuti. Una realtà, quest’ultima, diffusa in tutti i centri urbani e suburbani svizzeri. La carente situazione ticinese, si aggiunge nell’atto parlamenta­re, “richiede un forte impegno nel trasporto pubblico”. Certo, riconosce Storni, qualcosa si sta facendo con il trasporto su gomma ma questo potenziame­nto farà crescere l’utenza solo del 20 per cento. È quindi “fondamenta­le sfruttare al meglio la nuova galleria di base del Ceneri” con cadenze orarie degne di una realtà urbana.

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Verrà aperta nel dicembre 2020

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