Aldo Bertagni, dalla redazione al Palazzo
Oltre trent’anni di cronaca, oltre trent’anni di carta stampata. Descrivendo e commentando fatti, raccontando storie. Cronaca locale e cantonale, passando per quella economica. Da lunedì Aldo Bertagni, nota e apprezzata firma del giornalismo ticinese, attuale vicedirettore de ‘laRegione’ (carica che ricopre da dieci anni), vivrà una nuova esperienza professionale. Sarà collaboratore del direttore del Dipartimento educazione cultura e sport Manuele Bertoli. Ieri la nomina da parte del Consiglio di Stato. Classe 1956, residente a Claro dopo aver abitato per diversi anni nel Mendrisiotto, sposato con Marcella e padre di Andrea, anch’egli giornalista, Bertagni entra in redazione nel settembre ’87, cominciando al ‘Giornale del Popolo’. Il quotidiano della Curia era allora diretto da Filippo Lombardi, subentrato da pochi mesi a Silvano Toppi. I primi passi da cronista Bertagni li muove nel Mendrisiotto. A metà anni Novanta si trasferisce nella sede del GdP, a Massagno, con la funzione di caporedattore centrale. Nel febbraio 2001 viene assunto dalla ‘Regione’. Inizia come responsabile delle redazioni di ‘Economia’ e ‘Svizzera’. Poi la nomina a vicedirettore. In questa veste è anche a capo della redazione di Cantone, occupandosi principalmente di politica. Per l’inchiesta sui retroscena della vicenda Fondazione Villalta, Aldo Bertagni nel dicembre 2006 è insignito del premio di miglior giornalista dell’anno per la Svizzera italiana. Premio assegnatogli da un gruppo di esperti e di caporedattori della rivista ‘Schweizer Journalist’ per “aver pubblicato in esclusiva i bilanci della Fondazione Villalta dell’Argine”, dando così un importante contributo al dibattito (anche e soprattutto politico) sul dossier Fiscogate. Arguto notista politico, Bertagni è stato pure alla testa dell’Atg, l’Associazione ticinese dei giornalisti. Durante la sua presidenza, dal 1998 al 2002, ha posto l’accento sulla formazione permanente dei cronisti. Ringraziamo il collega Aldo Bertagni per il contributo da lui dato alla crescita del quotidiano, augurandogli tante soddisfazioni nella nuova avventura professionale.