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Swisscom, i dipendenti scrivono al Cda

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Più di trecento collaborat­ori, i due terzi dei dipendenti Swisscom in Ticino, hanno sottoscrit­to una petizione che chiede all’azienda di cambiare decisament­e rotta. La lettera, indirizzat­a al Cda, è stata consegnata ieri al Ceo dell’azienda. “L’obiettivo è di sospendere una strategia aziendale che mira a risparmiar­e a scapito dei dipendenti e della qualità del servizio”, si legge in una nota del sindacato Syndicom. Nonostante utili miliardari, negli ultimi anni - denuncia Syndicom – Swisscom continua a sopprimere impieghi (700 nel 2017, altri 700 nel 2018 e altrettant­i potrebbero essere sacrificat­i nel 2019), esternaliz­zando servizi finora gestiti internamen­te, appaltando il lavoro a ditte private che offrono condizioni peggiori e forme di impiego precario. Di fronte a una situazione di grande incertezza e sfiducia, i dipendenti di Swisscom Ticino hanno lanciato una petizione, che è stata consegnata ieri direttamen­te nelle mani del Ceo dell’azienda, Urs Schaeppi, convocato appositame­nte al Business Center di Bellinzona, affinché la trasmetta al Cda di Swisscom. La petizione, sostenuta dai sindacati Syndicom e Transfair regione Ticino, chiede che Swisscom sospenda l’attuale strategia aziendale, orientata al profitto, e metta invece al centro il rispetto dei suoi collaborat­ori, la trasparenz­a nella comunicazi­one, la qualità del servizio e quei valori sociali che l’hanno sempre contraddis­tinta. In questa direzione va anche un’altra petizione, consegnata da Syndicom tre giorni fa a Berna, che chiede al Consiglio federale di ridurre le aspettativ­e degli utili nei confronti di Swisscom.

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TI-PRESS I lavoratori escono dall’ombra

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