Un appiglio per la terza età
Presentato il centro diurno socioassistenziale di Biasca, di competenza della sezione Atte Biasca e valli Iniziate a settembre le attività ricreative e di socializzazione per assistere e sostenere l’autonomia di persone anziane
È realtà il rinnovato centro diurno socioassistenziale (Cdsa) di Biasca, di competenza della sezione Biasca e valli dell’Associazione ticinese terza età (Atte) e riconosciuto dall’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (Uacd) del Cantone. Presentata alla stampa ufficialmente ieri mattina, l’attività ha preso il via il primo settembre e ogni giorno registra la presenza di circa 30-40 anziani della regione. Attraverso la proposta di attività individuali, di gruppo, ricreative, di socializzazione, corsi di ginnastica e di salute, gite e tanto altro, il centro vuole favorire l’utente a mantenere la propria autonomia, l’indipendenza quotidiana e i rapporti sociali, incoraggiando allo stesso tempo la permanenza a casa propria, invece che in istituti di riposo. È inoltre in funzione la presa a carico di persone bisognose di assistenza e di prevenzione sanitaria grazie a un personale specialistico il quale, coadiuvato dagli indispensabili volontari, assicurano un trattamento di qualità. Ubicato al primo e al secondo piano in via Giovannini (vicino ai servizi e alle fermate dei mezzi pubblici), il Cdsa conta una superficie di 480 metri quadrati comprendenti cucina, una grande sala per attività (che potrà essere messa a disposizione delle società locali), altri spazi dedicati a momenti didattici, una terrazza di cento metri quadrati e due appartamenti ‘protetti’. Sempre più presente nell’epoca moderna è il concetto intergenerazionale, alimentato da un una società caratterizzata dall’aumento marcato delle persone anziane, per le quali sono senz’altro positivi i rapporti con le altre fasce di età, in particolare con le nuove generazioni. Un obiettivo inseguito anche al Cdsa di Biasca che, grazie alla volontà in questo senso del Municipio, nei prossimi mesi valuterà l’opzione di elaborare un progetto per creare momenti comuni tra gli utenti e gli allievi della scuola elementare.
Un lungo progetto vincente
Il rinnovato Cdsa dà seguito a quanto avviato nel 1991 dalla sezione Atte Biasca e valli, la quale inaugurò il primo centro diurno di propria competenza, di entità socioricreativa. Dunque un servizio maggiormente rivolto all’intrattenimento (retto unicamente sulle esperienze e le prestazioni volontarie dei soci), ciò che anche un centro socioassistenziale propone, insieme a un servizio più sociale e di assistenza. A seguito dei mutamenti dei finanziamenti da parte dell’Uacd, che nel 2013/14 ha iniziato a favorire l’insediamento di centri socioassistenziali, la sezione regionale aveva deciso d’individuare nel centro socioricreativo già presente la struttura più idonea per tramutarlo in un Cdsa. Una volta adattati i loca-
li e soddisfatte le norme, era iniziata la nuova attività (per un periodo di ‘prova’ di 18 mesi) risultata subito positiva, tanto che il Dipartimento sanità e socialità (Dss) aveva invitato l’Atte a trovare nuovi spazi prima dello scadere della concessione. Dopo un lungo periodo di ricerca, nell’estate del 2017 è stata individuata
nell’attuale stabile l’ubicazione ideale per costituire il Cdsa. I lavori sono iniziati nel 2017 e si sono conclusi nel luglio 2018. Il costo degli adeguamenti ammonta a 385mila franchi (più 60mila per l’arredamento), finanziati con una percentuale del 50% a testa da Uacd e Atte, quest’ultima tramite una cospicua donazione
e fondi propri. L’Atte conta circa 13mila soci ed è presente sul territorio cantonale con cinque sezioni regionali che comprendono vari gruppi, cui compete l’organizzazione delle attività locali. L’associazione gestisce 11 centri diurni (9 di tipo socioricreativo e due di tipo socioassistenziale (Lugano e Biasca).