Puzze di Giubiasco, il vicinato chiede garanzie
Lettera sottoscritta da 30 persone invita il Municipio a non abbassare la guardia dopo la decisione di riattivare l’impianto contestato
Ha colto di sorpresa il vicinato la decisione comunicata martedì 25 dal Municipio di Bellinzona di dare una seconda chance alla Leandro Guidotti Sa che gestisce la piazza di compostaggio in via Mondari a Giubiasco. Questo dopo aver ordinato giovedì scorso l’immediata sospensione dei lavori sulla base di un dettagliato rapporto del Dipartimento del territorio ravvisante una lunga serie di inadempienze. Il parziale dietrofront dell’esecutivo, ricordiamo, è tuttavia subordinato all’introduzione di tutti i correttivi necessari a far rientrare l’impatto odoroso nei limiti legali. Impatto, ricordiamo, che il Politecnico di Milano ha analizzato durante l’estate ravvisando un superamento fino a 17 volte del livello permesso. E già ieri mattina – spiega alla ‘Regione’ la titolare di un’attività situata non lontano – la puzza nauseante si è ripresentata, diminuendo poi nel corso della giornata. Al che fra i vicini è subito scattata una nuova raccolta di firme – una trentina le sottoscrizioni – dopo quella che in luglio aveva corredato l’opposizione contraria all’ampliamento dell’impianto di compostaggio. “Il quale – si legge nella nuova missiva recapitata oggi al Municipio cui si chiedono garanzie d’intervento in caso di ulteriori irregolarità – ha fatto scadere la qualità di vita dei cittadini residenti e compromesso le attività commerciali preesistenti”. La ditta Guidotti “nei molti mesi in cui le è stato permesso di proseguire e implementare delle misure correttive, ha ben dimostrato di essere definitivamente incompatibile con le numerose realtà lavorative e abitative della zona”. E infatti lo stop di giovedì “ha permesso al quartiere di riprendere una vita normale”. Ma ora, col rischio di ripresa dei “fetori rivoltanti”, il vicinato non demorde e chiede al Municipio di “formalizzare l’assicurazione assoluta che da oggi in poi bloccherà istantaneamente e in modo definitivo ogni attività che generi nel quartiere molestie olfattive per le quali gli abitanti abbiano a lamentarsi in modo sistematico e condiviso”. Questo sulla base dei doveri del Municipio sanciti dalla Legge organica comunale (art. 106), secondo cui “prende tutti i provvedimenti di sua competenza a tutela dell’interesse comune”. Secondo i firmatari della lettera infatti proprio questo “è un eclatante caso in cui l’interesse comune è stato sistematicamente e lungamente violato nonostante l’autorità competente fosse ampiamente e continuamente informata e sollecitata”. Infine gli autori della lettera ricordano che la Guidotti Sa “per le modalità con cui operava contravveniva sia alla Direttiva per il compostaggio centralizzato del gennaio 2012, secondo cui deve evitare qualsiasi tipo di disturbo nei confronti della popolazione (odori molesti…), sia al Codice civile svizzero che nell’articolo dedicato ai rapporti di vicinato vieta i cattivi odori”. La legge è uguale per tutti – conclude la lettera – non è tollerabile che per qualcuno la si possa ignorare. MA.MO.