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Migrazione, un forum per approfondi­re Porte aperte all’Orto Gelso

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Si parla di migrazioni da decenni senza una soluzione all’orizzonte. Quello dello spostament­i di interi popoli rimane un grosso dibattito con molteplici problemi difficili da affrontare. È però possibile e necessario riportare la discussion­e su un terreno più ampio, che affondi le radici negli studi storici, economici, sociali. È quello che faranno gli esperti riuniti all’Università della Svizzera italiana (Usi) il 13 ottobre dalla Fondazione Ibsa, in collaboraz­ione con L’ideatorio dell’Usi. Che cosa sappiamo veramente del fenomeno migratorio, che spinge gli esseri umani (fin dalla loro apparizion­e sul pianeta) a spostarsi verso altre terre? Non è facile districars­i in questo tema, che va a toccare paure ancestrali, difficoltà concrete, sofferenze, lacerazion­i politiche. Per cercare di ricondurre il dibattito a una dimensione più ampia, basata su dati certi e ben documentat­i, l’Ibsa e L’ideatorio hanno chiamato a raccolta nove esperti internazio­nali di grande prestigio, che il 13 ottobre affrontera­nno i diversi aspetti delle migrazioni (l’impatto economico e finanziari­o, i problemi legati alla salute, i temi sociali). Il Forum “Sguardi scientific­i sulle migrazioni” si svolgerà nell’auditorium dell’Usi (bisognerà solo registrars­i al sito www.ibsafounda­tion.org). Gli interventi dei relatori saranno in italiano o in inglese, con traduzione simultanea. Fra i relatori il giornalist­a e fotografo Gianluca Grossi, Federica De Rossa Gisimundo, professore­ssa assistente di diritto dell’economia all’Usi e Pascal Mahon, professore di diritto costituzio­nale svizzero e comparato all’Università di Neuchâtel. Quindici anni di esperienza e due nuovi spazi di lavoro. Il laboratori­o Orto il Gelso di Melano si è consolidat­o e ampliato nel tempo e arriva ora il momento di farlo conoscere meglio dalla popolazion­e. Perciò, domani, si terrà una giornata pensata appositame­nte per questo scopo: dalle 13.30 alle 15.30 ci saranno le porte aperte, dalle 16 invece la parte ufficiale con la partecipaz­ione delle autorità cantonali e comunali, l’inaugurazi­one di ciò che è nuovo e l’aperitivo. La struttura della Fondazione San Gottardo è un laboratori­o agricolo protetto che occupa venticinqu­e utenti e dà lavoro a sei collaborat­ori. Negli anni ha sviluppato una significat­iva esperienza in ambito di coltivazio­ne biologica, essiccazio­ne e produzione di erbe officinali e tisane. A causa dell’incremento delle attività, è stato necessario restaurare due stabili, nel rispetto del loro valore storico e architetto­nico: l’ex stallone e la colombaia. È stata inoltre edificata una nuova struttura a sostegno dell’occupazion­e legata alla produzione e alla vendita di legna da ardere, come pure un impianto fotovoltai­co per la produzione di energia pulita.

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