Querela al Rally, ‘non luogo a procedere’
La querela calata a inizio settembre sul Rally (come riferito da ‘laRegione’ del 6 settembre) sarà archiviata. Giusto in questi giorni è stato recapitato dalla Procura il decreto di ‘non luogo a procedere’. A firmarlo il procuratore pubblico Nicola Respini. All’autore della denuncia, l’abitante del Luganese residente lungo il tracciato di gara, non è rimasto che prenderne atto. Anche se ora avrà 10 giorni di tempo per valutare se impugnare la decisione e ricorrere. «Ma noi siamo pazienti», commenta. A meno di non rivalersi sul piano civile. Visto che su quello penale l’incarto è ormai chiuso. I danni al giardino e alla termopompa nuova di zecca? Non intenzionali. La messa in pericolo della vita altrui? Non c’è stata. Detta altrimenti, l’equipaggio protagonista dell’incidente ha perso il controllo del veicolo ed è uscito di strada. Ma non è stato volontario. Di più: chiamati in causa gli organizzatori della kermesse motoristica, per la Procura non possono essere considerati autori materiali del danneggiamento. «Di fatto, però – annota ancora il residente –, non sono stati presi in considerazione né le argomentazioni sulla sicurezza, né il fatto che tra il pubblico c’erano persone che si muovevano attraverso il percorso. E se succede qualcosa...». Per l’autore della querela e delle missive indirizzate prima, nel 2017, ai promotori della manifestazione, poi, quest’anno, alla Sezione della circolazione, la problematica rimane aperta. Se ne riparlerà l’anno prossimo, ci fanno capire. Del resto, la questione non si esaurisce qui, almeno nel Mendrisiotto. Davanti al Consiglio di Stato c’è sempre il ricorso presentato da un gruppo di cittadini guidati dal professor Giorgio Noseda, dalle associazioni ambientaliste e dai partiti (o meglio Verdi, Ps e Mps). Una istanza che sposta l’attenzione sulla qualità dell’aria. Anche per questa ultima edizione, il Rally ha avuto luogo sul limitare del periodo – dal 15 giugno al 31 agosto – in cui il Piano di risanamento dell’aria vieta ogni iniziativa motoristica. Per i ricorrenti, quindi, è pure una questione di principio. Da non sottovalutare vi è, infatti, la situazione ambientale che vive (e respira) il distretto. D.C.