Brutto da non crederci
Il Lugano sconfitto a Neuchâtel dopo una prestazione inguardabile. Si preannunciano giornate caldissime.
Neuchâtel – Doveva essere questa la settimana della ripartenza per un Lugano che aveva la possibilità di dare un tono diverso alla sua stagione, ma il motore della squadra di Abascal si è clamorosamente inceppato. Dopo il pareggio ottenuto all’ultimo respiro sabato a San Gallo, i bianconeri sono caduti pesantemente ieri sera alla Maladière di Neuchâtel, dove lo Xamax ha trovato il primo meritatissimo successo casalingo della stagione. Un Lugano inguardabile sotto tutti i punti di vista, quello che in 90’ non è riuscito a creare nemmeno un’occasione da rete, se si eccettua il gol a tempo praticamente scaduto trovato da Gerndt. Il primo tempo è stato addirittura imbarazzante, con una squadra messa in campo con una nuova identità (Crnigoj lì a far da trequartista), ma finita subito sotto per la rete di Ramizi già al 9’. Un gol che è l’immagine del Lugano di ieri sera, con l’esterno dello Xamax capace di saltare una difesa statuaria (Yao e Sabbatini nella fattispecie), prima di battere indisturbato all’altezza dell’area piccola. Il reparto arretrato, nel quale Sulmoni ha fatto il suo esordio stagionale al posto di Daprelà (squalificato preventivamente in attesa della decisione della commissione disciplinare), ci ha messo del suo, ma la manovra non è mai sbocciata nemmeno dalla metà campo in su. Con troppi errori in appoggio e un Janko assolutamente improponibile al centro dell’attacco (statico nei movimenti e pure incapace di difendere palla per far salire la squadra), il Lugano è rimasto alla mercé dei padroni di casa, i quali avrebbero addirittura potuto dilagare con le occasioni di Doudin e Nuzzolo (oltre a quella dello stesso Nuzzolo che già al quinto minuto aveva costretto Da Costa a un grande intervento). Nel corso della pausa, Abascal ha ridisegnato la squadra, tornando a un più logico 4-3-3, con Bottani al posto di Janko. Una mossa che non ha mutato in maniera radicale la prestazione bianconera, ma che le ha comunque conferito un pizzico di pericolosità in più, andata scemando, però, dopo i primi 10’. E allora, approfittando ancora una volta di una difesa mal posizionata (Maric si è fatto portare a spasso), Nuzzolo ha superato per la seconda volta Da Costa con un preciso diagonale. Il forcing finale del Lugano non ha portato frutti, a parte il gol trovato al 91’ da Gerndt, e la squadra di Abascal torna a casa dalla doppia trasferta con un solo punto. E, soprattutto, con due prestazioni (in particolare quella della Maladière) davvero preoccupanti per la mancanza di idee e di gioco. A questo punto è lecito iniziare a preoccuparsi, perché la prestazione offerta ieri sera dai bianconeri è assolutamente stata inaccettabile. Non tanto per il risultato, quanto per la totale confusione regnata in campo e per l’incapacità dei singoli di trovarsi l’un l’altro nella costruzione delle trame di gioco. Ieri alla pausa il presidente Angelo Renzetti, inviperito, ha espresso tutto il suo malcontento: i giorni che ci separano dall’arrivo del Basilea a Cornaredo (domenica) rischiano di essere caldissimi per la panchina di Guillermo Abascal.