Il nuovo stadio? In mani pubbliche
Polo sportivo e degli eventi, c’è il bando di prequalifica per investitori. Costi destinati a lievitare Variano fra i 50 e i 100 milioni di franchi le proiezioni di spesa con oneri in crescita per la manutenzione
Al via il bando di prequalifica per gli investitori del Polo sportivo e degli eventi. Divisione Attività Culturali: sarà Luigi Maria Dicorato a succedere al dimissionario Lorenzo Sganzini.
Parte la prima fase del concorso per il Polo sportivo e degli eventi (Pse) con la prequalifica dei gruppi di investitori. Le candidature dovranno pervenire alla cancelleria di Lugano entro il 15 gennaio 2019. Il tutto avviene nel rispetto della tempistica programmata, ha sottolineato il sindaco Marco Borradori mettendo in evidenza che l’operazione sarà realizzata grazie al partenariato pubblico-privato. È un momento significativo, gli ha fatto eco il titolare del Dicastero cultura sport ed eventi Roberto Badaracco. Invece, per quanto riguarda l’onere a carico della Città, che immaginava di uscirne a costo zero o quasi, sono in corso valutazioni. Una cosa è certa: sono destinati a lievitare i costi pubblici visto che sia il palazzetto dello sport sia lo stadio resteranno di proprietà di Lugano. È questo il cambiamento principale rispetto ai mesi scorsi. Il Municipio ha voluto evitare il rischio che, in caso di vendita del terreno a una società, ci potesse andar di mezzo l’attività sportiva, la cui continuità è da garantire, ha spiegato Badaracco. Al vaglio ci sono varie possibilità fra cui affidare la gestione dello stadio a una società di diritto pubblico, in cui potrebbe confluire anche l’Fc Lugano. L’investimento per stadio e palazzetto non è stato quantificato nel dettaglio ma ieri sono giunte le proiezioni di spesa che variano dai 50 ai 100 milioni di franchi, di cui 20 stanziati ma non votati dal legislativo per il centro sportivo al Maglio e la pista di atletica. Spesa che rientra nei ‘canoni’ consueti per strutture simili da 10’000 posti edificate in Svizzera.
Fra vendita e diritti di superficie
Complessivamente la spesa si aggira sui 250 milioni perché, oltre ai contenuti sportivi, ci sono quelli amministrativi con le due torri e la piazza (cfr. rendering), la parte che viene affidata ai privati. Anche in questo caso, non siamo ancora alla progettazione definitiva e la Città sta valutando se vendere i terreni o darli a terzi in diritto di superficie. Le valutazioni continueranno anche nella seconda fase che prevede la selezione dei concorrenti in base all’idoneità, alle referenze e a una prima offerta economica. E nella terza, quando gli investitori prescelti nella fase precedente formuleranno l’offerta vincolante e definitiva. Un paio di anni fa avevano manifestato interesse ben undici gruppi. Intanto, la procedura consentirà alla Città di rispettare le condizioni poste per le compagini di Super League dalla Swiss Football League che ha concesso una deroga fino al 2021. I costi a carico dell’erario pubblico non possono essere definitivi. A metà agosto il titolare del Dicastero finanze Michele Foletti aveva espresso scetticismo sul Pse, anche per la sostenibilità finanziaria dell’operazione. Ieri, il sindaco ha spiegato che il progetto resta prioritario anche se è stato modificato con lo spostamento a sud dello stadio. Il trasferimento a Cornaredo di gran parte dell’amministrazione cittadina e degli uffici di quella cantonale (su Palazzo di giustizia,per ora, non ci sono certezze), secondo Borradori, permetterà di sistemare gli stabili attuali in centro che potrebbero essere destinati almeno in parte alla residenza ed essere affittati. In estrema sintesi, l’operazione non è solo sostenibile finanziariamente ma è anche interessante: «Bisogna immaginare come potrebbe essere Lugano fra dieci anni».