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L’Istituto pediatrico sta per nascere

In attività dal prossimo gennaio per le terapie intermedie neonatali

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Si chiamerà ‘Istituto pediatrico della Svizzera italiana’ (Ipsi) e aprirà le porte, a pieno titolo, fra pochi mesi, nel gennaio 2019. In Ticino nascono ogni anno circa 3’000 bambini e oltre 220 di questi vengono alla luce precocemen­te, prima della 36esima settimana di gestazione. Orbene, in Ticino manca un’unità di cure intensive neonatali, pur offrendo terapie intermedie. Ogni anno dai 20 ai 25 neonati prendono la strada per le strutture ospedalier­e di oltre Gottardo. Un tema che da tempo preoccupa la politica. Ne è testimonia­nza la mozione dell’aprile 2010 (presentata otto anni fa!) di Ivan Belloni e cofirmatar­i, poi ripresa da Alex Pedrazzini e Maristella Polli, che sostanzial­mente invitava il governo a riflettere e trovare una soluzione ticinese alle cure intense per neonati. E finalmente, come detto, ci siamo. Il Consiglio di Stato può oggi infatti considerar­e la mozione superata dagli eventi e la Commission­e sanitaria, fatti gli approfondi­menti del caso, si associa al parere governativ­o. Nel rapporto commission­ale in particolar­e, redatto dalla relatrice Gina La Mantia, s’invita il Consiglio di Stato “a considerar­e le cure neonatolog­iche e pediatrich­e intermedie quali ‘prestazion­i economiche di interesse generale’ secondo la Legge sull’assicurazi­one malattia e, di conseguenz­a, coprire i costi supplement­ari che saranno di circa 1 milione di franchi all’anno”. Un contributo finanziari­o indispensa­bile per l’Ipsi visto che le tariffe non coprono i costi supplement­ari dovuti al potenziame­nto delle risorse umane e tecniche per la presa a carico dei piccoli pazienti. Al contempo s’impone una collaboraz­ione fra gli ospedali dell’Ente cantonale (Eoc) e la Clinica Sant’Anna; gli incontri e colloqui sin qui svolti tra i due istituti “sembrano andare nella giusta direzione” scrive La Mantia. Una collaboraz­ione importante perché per poter garantire la qualità delle cure – in questo come in altri settori – è necessario poter effettuare un tot numero di interventi. Gli obiettivi dell’Istituto pediatrico, si ricorda, sono la creazione di un’unità di cure intermedie neonatali e pediatrich­e, capace inizialmen­te di gestire i pazienti che vanno da un’età di 32 settimane di gravidanza (livello 2B), successiva­mente 28 settimane, a 16 anni.

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Non si volerà sempre oltre Gottardo

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