Caccia alta con un bottino più contenuto
Una stagione venatoria in tono minore quella che si è appena conclusa nei primi quindici giorni di settembre e dal 17 al 23 dello stesso mese. Lo rende noto il Dipartimento del territorio che, come ogni anno, presenta il bilancio delle catture. Sono stati 662 i camosci finiti nel mirino e abbattuti dai cacciatori, vale a dire 192 capi in meno rispetto allo scorso anno; una riduzione, si precisa, che “deriva principalmente dal nuovo regolamento che fissava un piano di abbattimento di maschi adulti (350), femmine adulte non allattanti (350 capi) e anzelli (100)”. Calo delle catture anche per il cervo (304 capi in meno rispetto al 2017) per un totale di 1’270 capi, in prevalenza maschi (650). Durante la caccia tardo-autunnale, precisa il Dipartimento del territorio, che si terrà da metà novembre a metà dicembre, saranno autorizzati “ulteriori prelievi” per raggiungere il piano di abbattimento stabilito a inizio anno. Nei mesi scorsi erano già state effettuate 51 catture tramite i guardiacampicoltura: la quota complessiva attuale ammonta a 1’321 capi. Per quel che concerne invece il capriolo, il calo delle catture (sempre rispetto allo scorso anno) è pari a 72 unità; 354 i capi abbattuti durante le giornate di caccia. Durante l’anno si sono già cacciati 36 individui per un prelievo complessivo di 390 unità. Nel mirino dei cacciatori, come da diversi anni a questa parte, anche i cinghiali; le catture ammontano a 571 individui, più o meno quelle dello scorso anno (608 catture). Anche in questo caso durante i mesi scorsi si erano già registrate 356 catture attraverso gli operatori del Dt per un prelievo complessivo attuale di 927 capi. E ulteriori abbattimenti saranno autorizzati durante la caccia tardo-autunnale in novembre e quella invernale (in dicembre e gennaio). Quest’anno era permessa anche la caccia alla marmotta, ma i dati delle catture non sono ancora disponibili. Complessivamente, si aggiunge, la caccia si è svolta in modo corretto. Una quarantina le irregolarità minori registrate e 150 autodenunce, ma si segnalano anche due denunce penali e il ritiro di sei patenti. Fra i casi più importanti, la caccia notturna con fonti luminose artificiali.