Erdogan comincia a Berlino il viaggio di ‘riconciliazione’ con l’Europa
Berlino – L’Europa sarà anche nemica, ma a chi rivolgersi nelle difficoltà? Recep Tayyip Erdogan ha cominciato ieri da Berlino una delicata missione per tentare di uscire da un isolamento verso occidente, che comincia a farsi pesante. Il viaggio è cominciato sotto una cattiva stella: l’assegnazione degli Europei di pallone 2024 proprio alla Germania, che ha battuto la candidatura turca. A Erdogan toccherà fare comunque buon viso. “Siamo tenuti a portare avanti le nostre relazioni in modo orientato alla ragionevolezza, in nome dei nostri reciproci interessi”, ha scritto sulla ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’. Parole concilianti che non hanno intenerito il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier: “Questa visita non è un’espressione di normalizzazione. Però potrebbe essere un inizio”, ha detto intervenendo nelle polemiche sollevate da un interlocutore come Erdogan, che sarà accolto con gli onori militari a Bellevue. È comunque chiara la reciprocità dell’interesse a ritrovare almeno un po’ di creanza. La Germania ha tutto l’interesse a migliorare le relazioni con la Turchia: i timori per una destabilizzazione finanziaria e politica di Ankara inducono Berlino a offrire il proprio contributo a una soluzione della crisi monetaria. Mentre Erdogan dovrà impegnarsi a tenere a bada la propria suscettibilità. Alla conferenza stampa con Merkel ha annunciato di voler fare una domanda sui giornalisti in carcere anche Can Dundar, ex direttore di Cumhuriyet. Vuole chiedergli perché li considera terroristi.