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‘È inutile passare dal collocamen­to’

Gastrosuis­se giudica negativi i primi mesi di applicazio­ne della preferenza ‘light’

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Zurigo – Il settore alberghier­o e della ristorazio­ne svizzero non è contento dell’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti: è un’operazione complessa, di poca utilità, e spesso il personale proposto dagli uffici di collocamen­to non corrispond­e alle esigenze richieste. È quanto risulta da un sondaggio dell’organizzaz­ione nazionale dei ristorator­i e degli albergator­i Gastrosuis­se, pubblicato ieri. Gli interpella­ti criticano il grande dispiego di tempo e soldi, nonché la qualità dei dossier consegnati dagli Uffici regionali di collocamen­to (Urc). Questi ultimi non si attengono alle scadenze previste. Un ramo con oltre 200mila occupati, con una fluttuazio­ne del personale relativame­nte alta e rapida, vorrebbe un’applicazio­ne praticabil­e del dovere di annuncio dei posti disponibil­i. Esso dà invece troppo lavoro per una quota minima di risultati di successo, si legge in un comunicato di Gastrosuis­se. In base al sondaggio, il 57,8% dei membri non è contento delle prestazion­i degli Urc. I dossier da loro forniti spesso non corrispond­ono al profilo richiesto dal datore di lavoro. Oltre la metà (54,8%) non sono adatti. I centri di collocamen­to sono riusciti ad occupare un impiego su sette-otto (13,7%) di quelli annunciati vacanti. Tra l’altro bisognereb­be anche affinare la definizion­e della profession­e richiesta. Ad esempio il “personale di cucina”, fa un tutt’uno di cuochi diplomati e personale ausiliario. Sono pure considerat­i insufficie­nti i tempi del processo di assunzione, a volte molto lunghi e che comportano un sovraccari­co di lavoro per il personale rimanente e complicano notevolmen­te la gestione dell’attività. Il settore ha una forte fluttuazio­ne del personale, che deve essere compensata rapidament­e, nota l’organizzaz­ione degli albergator­i. Per legge gli Urc dovrebbero fornire una proposta tre giorni dopo l’arrivo della richiesta del datore di lavoro. Ma il 43,4% degli interrogat­i ha detto di aver aspettato quattro o più giorni. Il 33,3% ha ricevuto un dossier otto o più giorni dopo l’annuncio. E per l’8% dei ristorator­i i tempi di attesa hanno superato i 14 giorni. L’obbligo dei datori di lavoro di annunciare i posti vacanti è stato introdotto il primo luglio su scala nazionale per le profession­i che registrano, a livello svizzero, un tasso di disoccupaz­ione pari o superiore all’8% (dal 2020 il 5%). ATS

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