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In bici mai più scarichi

Inaugurata una rete di 24 stazioni di ricarica per e-bike nel Bellinzone­se e valli. Si punta sul turismo È possibile caricare la batteria del proprio mezzo, gratis, in un paio d’ore. Un lasso di tempo che può essere impiegato per esplorare il territorio o

- di Samantha Ghisla

Chi viaggia munito di bicicletta sa bene quanto sia utile trovare informazio­ni e servizi sul territorio che si è in procinto di visitare cercandole direttamen­te su internet. D’ora in avanti questo compito è facilitato ai visitatori del Bellinzone­se e Alto Ticino, che sul sito di Ticino Turismo hanno a disposizio­ne la nuova sezione “Itinerari in e-bike”, una raccolta di quattro percorsi adatti a Mtb e bici da strada con pedalata assistita lungo Leventina, Riviera e Bellinzone­se, Valle di Blenio e Val Morobbia. La particolar­ità? Oltre a immagini e informazio­ni tecniche, anche una mappa interattiv­a che mostra dove sono situati i luoghi d’interesse, ristoranti, Bike Stop dove trovare servizi utili ai cicloamato­ri, negozi di noleggio e la novità inaugurata ieri: le 24 stazioni di ricarica per bici elettriche attualment­e in fase di posa in questa regione. Una prima a livello ticinese con un potenziale di espansione della rete anche nel resto del cantone, come sottolinea­to dal direttore dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzone­se e Alto Ticino (Ers-Bv) Raffaele De Rosa. L’idea dell’ente prende spunto da un’iniziativa simile messa in pratica circa un anno fa nella Surselva, che si estende ora anche grazie alla rete in fase di sviluppo nel Canton Uri. La possibilit­à di continuare il percorso verso sud si è concretizz­ata grazie alla collaboraz­ione dell’Organizzaz­ione turistica regionale (Otr) Bellinzona e Alto Ticino, alla promozione fornita dall’Agenzia turistica ticinese, alla consulenza tecnica di Enertì Sa e al sostegno di diversi partner. Tra questi, un sostegno concreto è stato dato da BancaStato e dal Tcs Gruppo Bellinzone­se e valli (30mila franchi l’uno), nonché dai Comuni che hanno acconsenti­to ad installare e gestire sul proprio territorio una o più colonnine di ricarica (dal costo di circa 10mila franchi l’una), in punti strategici dei percorsi (prima di un dislivello importante, vicino a punti d’interesse e di ristoro).

In Ticino un terzo dei bike hotel svizzeri

Anche se del servizio potranno usufruire pure i residenti, l’intento del progetto è di dare un’ulteriore spinta al turismo sulle due ruote. In Ticino, ha sottolinea­to il direttore dell’Agenzia turistica ticinese Elia Frapolli, sono già presenti 32 strutture ricettive amiche dei ciclisti, circa un terzo delle 90 presenti in Svizzera. Una di queste, il Bed & Bike Tremola di Airolo, aveva già provveduto alcuni mesi fa a installare una colonna di ricarica. Segno di sempre maggiore interesse e impegno anche da parte degli imprendi-

tori. D’altronde, come ha ricordato il direttore Otr Juri Clericetti, il potenziale della bici elettrica è alto poiché permette anche a chi non ha doti da atleta di saltare in sella e scoprire il territorio, ampliando così il target di possibili pernottame­nti nella regione. La parola d’ordine, secondo Clericetti, è sinergia tra i

vari partner, comprese le stazioni di risalita. Presente all’inaugurazi­one avvenuta ieri alla colonnina posata in centro città, nei pressi dell’Hotel Unione, anche il municipale di Bellinzona Simone Gianini, che ha ricordato il 2018 come l’anno clou per il ciclismo nella Turrita, avendo la capitale ospitato l’arrivo del

Tour de Suisse. La rete di stazioni di ricarica – di cui cinque posate nella città di Bellinzona – racchiude i tre pilastri necessari per favorire la mobilità lenta, ha sottolinea­to il capodicast­ero Territorio e mobilità. Ovvero migliorame­nti infrastrut­turali, servizi dedicati e promozione idonea.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Stampati anche 6mila esemplari della mappa con 4 itinerari e la rete delle colonnine di ricarica

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