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Parco eolico, la Stan desiste Centro eVita all’ingegneria

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“Riteniamo che in tutte le sedi di giudizio finora adite, invece delle ragioni culturali e paesaggist­iche siano prevalsi gli interessi economico-finanziari in campo”. La Società ticinese per l’arte e la natura (Stan) non presenterà ricorso al Tram contro il progetto di parco eolico sul passo del San Gottardo. “Dopo essersi battuta con forza a nome proprio e dell’associazio­ne Shs, Schweitzer Heimatschu­tz – si legge nel comunicato – per preservare un paesaggio così importante per contenuti formali, naturalist­ici, culturali e storico-simbolici, a malincuore” la Stan “deve rinunciare a ricorrere al Tribunale cantonale amministra­tivo dopo attenta analisi delle residue possibilit­à giuridiche e dei rischi finanziari”. Sul proprio ricorso, la società spiegherà in futuro perché “continua a considerar­e la decisione del Consiglio di Stato non convincent­e dal profilo del diritto di essere sentito e, nel merito del diritto, inopportun­a”. Ora la Stan auspica che i problemi finanziari dell’Aet, maggior azionista della Pesg Sa, la convincano a non persistere “in un progetto fortemente invasivo e in un investimen­to carico di incognite”. Da possibile sede della Città dei mestieri (ipotesi evaporata col ritiro dell’offerta di vendita al Cantone da parte dei realizzato­ri dopo mesi di polemiche politiche) a centro nevralgico dell’attività in Svizzera e all’estero di uno dei principali studi d’ingegneria del Ticino. Questo il futuro dello stabile eVita di Giubiasco che ha raggiunto un accordo con il Gruppo Lombardi, pronto a instaurarv­i la nuova sede principale. “Con una trattativa diretta e sviluppata­si in poche settimane – si legge nel comunicato stampa diramato dalla rinomata società – è stato ora trovato un accordo per l’occupazion­e di circa 3’000 m2 del centro eVita”. Opportunit­à che il gruppo dice di aver “colto grazie alla posizione estremamen­te strategica sull’asse nord-sud e nel contempo al centro del Ticino”. A partire dal 2020, l’azienda intende realizzare al centro eVita “un polo dell’ingegneria, che vedrà operative circa 200 persone” per un costo di oltre 10 milioni di franchi. Per anni si era parlato della possibilit­à di un trasferime­nto nel comparto ex cartiera a Tenero, accanto al centro Coop, ma il gruppo aveva dovuto desistere.

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