Cinque milioni per le scuole
Castel San Pietro amplia gli spazi per l’infanzia. Le ex aule destinate all’amministrazione Il Municipio raggiunge due obiettivi di legislatura: essere un comune per le famiglie e riorganizzare i servizi legati alla cancelleria comunale
Essere un comune attrattivo per le famiglie e riorganizzare logisticamente l’amministrazione comunale. Due obiettivi che il Municipio di Castel San Pietro si è posto per il quadriennio in corso. Obiettivi che possono essere considerati raggiunti dato che l’esecutivo è pronto a investire più di 5 milioni di franchi. All’esame del Consiglio comunale ci sono infatti le richieste di credito di 3,1 milioni per la realizzazione dell’ampliamento della scuola dell’infanzia (il credito include anche la sistemazione della struttura esistente e del giardino esterno) e di 2’190’000 franchi per la ristrutturazione dello stabile delle ex scuole. I crediti dovrebbero essere esaminati dal Consiglio comunale il 22 ottobre. Negli ultimi anni, spiega il Municipio, “sono aumentate le famiglie che vivono nel nostro paese, e come logica conseguenza anche il numero delle nascite”. Una tendenza che “già da parecchi anni” fa raggiungere l’attuale capienza massima della scuola dell’infanzia, costituita da 2 sezioni, per un massimo di 50 bambini. Per l’anno scolastico in corso i bimbi che frequentano l’istituto di Castel San Pietro sono 47, mentre altri 8 sono inseriti a Balerna grazie a una “convenzione temporanea” che soddisfa l’esecutivo che, però, si dice “cosciente di aver richiesto un sacrificio alle famiglie coinvolte”. Per il prossimo anno scolastico i bambini iscritti potrebbero essere 74. La scelta presa dal Municipio è quella di ampliare l’attuale sede, che potrà così ospitare tre sezioni. “La struttura progettata si sviluppa su due piani con un piccolo interrato per i locali di servizio e tecnico – spiega il Municipio nel messaggio –. Al piano terra trova spazio l’atrio di entrata che collega tutte le sezioni, la nuova cucina e il refettorio comune, oltre che al porticato che può fungere da attività didattica esterna e i servizi”. Al primo piano ci saranno invece “le aule di didattica denominate ‘tranquilla’ e ‘di movimento’, l’aula del docente, quella di sostegno e i servizi per le cure igieniche”. Il sistema energetico sarà formato da una pompa di calore aria/acqua, mentre sul tetto del nuovo edificio è prevista
l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il cantiere dovrebbe iniziare a metà aprile dell’anno prossimo e terminare nell’agosto del 2020.
Ex scuole amministrative
Castel San Pietro sta crescendo. Il Municipio guidato da Alessia Ponti, del resto, ha inserito il volere “riorganizzare logisticamente l’amministrazione comunale a beneficio di chi vi lavora e della popolazione che usufruisce dei loro servizi” tra le priorità del quadriennio. L’ubicazione individuata per rispondere a questa necessità è lo stabile delle ex scuole. Dopo la progettazione definitiva e aver ottenuto, il 10 settembre, la licenza
edilizia, il Municipio passa ora alla fase operativa. La ristrutturazione dello stabile costerà 2’190’000 franchi. Quello che il Municipio ha scelto di realizzare è un intervento di “tipo conservativo, inteso a mantenere le caratteristiche dell’edificio esistente in particolare nelle facciate, nella copertura con un tetto a quattro falde sempre nel rispetto del valore paesaggistico in cui è situato lo stabile”. Una possibile demolizione e ricostruzione a nuovo è stata esclusa “tassativamente” dagli Uffici natura e paesaggio e beni culturali: Piano regolatore alla mano, “lo stabile ex scuole risulta essere situato nel nucleo di villaggio e all’interno del perimetro di rispetto dei beni culturali”. La variante di intervento scelta dall’esecutivo
prevede la sopraelevazione del tetto e la formazione di un piano seminterrato. “Il progetto definitivo di ristrutturazione propone un nuovo schema strutturale semplice e razionale con una nuova disposizione interna dei locali considerando tutte le esigenze funzionali e utilizzando materiali e finiture secondo le norme attuali”. I lavori permetteranno di ospitare nell’edificio l’ufficio sociale, tre sale riunioni, la sede del Patriziato (“già oggi presente nello stabile, anche in virtù del ruolo importante che ha sempre avuto e ancora oggi svolge in qualità di ente pubblico nella gestione del territorio”) e un piano a disposizione dell’Ufficio tecnico. I lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2020.