‘L’anno del riscatto’
Per Matteo Nodari, ‘con Peltonen, a Losanna l’aria è cambiata’
Due successi in tre partite. È decisamente un’altra aria quella che si respira a Losanna rispetto alla passata stagione. Sei punti in tre partite, contro i due (frutto di altrettante sconfitte nel supplementare) di dodici mesi fa. L’arrivo di Ville Peltonen alla transenna ha permesso ai vodesi di iniziare la stagione con migliori prospettive rispetto a come l’avevano finita la scorsa primavera (con la squadra costretta a disputare il torneo per la salvezza). «Come inizio non c’è male – conferma Matteo Nodari –. E non lo dico solo per i risultati. L’arrivo di Peltonen ha significato un bel cambiamento qui, cambiamento che non abbiamo comunque ancora completamente assimilato. Lo stiamo perfezionando un passo alla volta. Per noi è stato come ripartire da zero. Ma l’ambiente è ottimo: c’è fiducia, tanto nello spogliatoio, quanto attorno alla squadra. E c’è entusiasmo, quell’entusiasmo che ti permette di fare anche risultati. Se i risultati stanno arrivando è anche merito della preparazione, che è stata dura (come del resto lo è sempre), ma anche mirata. In particolare sulla condizione fisica: i frutti li stiamo vedendo in queste prime partite, e sicuramente li vedremo anche più in là». Frutti anche concreti, come i sei punti già messi in classifica... «Al di là di questo, i primi tre impegni in campionato mi lasciano molto fiducioso: sappiamo giocare bene, aggredire l’avversario e praticare un buon forecheck. E c’è più costanza nel nostro gioco. Ci stiamo pure confermando su buoni livelli nel powerplay, esercizio in cui, ad ogni modo, già un anno fa riuscivamo bene. Il nostro punto di forza è il gioco di squadra: attacchiamo e difendiamo tutti assieme. E finora ci siamo riusciti tutto sommato bene». Torniamo alla passata stagione: come l’hai vissuta? «È stato un campionato un po’ strano. Eravamo partiti con grandi aspettative, che ben presto si sono però scontrate con una serie di risultati altalenanti. Forse, con il senno di poi, ci eravamo messi addosso troppa pressione... E quando le cose iniziano a non andare per il verso giusto, il rischio che vadano sempre peggio è dietro l’angolo. Difatti così è andata, e ci siamo ritrovati nei playout... Ma è acqua passata: l’estate è servita per fare reset. Siamo ripartiti da zero, e col pieno di fiducia. La società si è anche mossa molto bene sul mercato, perfezionando diversi ottimi acquisti». E che obiettivi vi siete posti per questa stagione? «Prima di tutto vogliamo riscattare il risultato dello scorso campionato. L’obiettivo minimo è la qualifica ai playoff, dove poi cercheremo di rimanere in corsa il più a lungo possibile, senza accontentarci di fare da semplice comparsa in questa appendice».