A Neggia sui conflitti rampichini-escursionisti
Il tema è stato affrontato in Gambarogno, nel corso della giornata cantonale dei sentieri
La giornata cantonale dei sentieri 2018, appuntamento annuale organizzato da TicinoSentieri, ha riunito l’altroieri gli operatori del settore all’Alpe di Neggia. Una settantina i partecipanti in rappresentanza di Organizzazioni turistiche regionali (Otr), Comuni, Patriziati e imprese attive nella gestione e manutenzione della rete sentieristica. Inusuale il tema scelto per l’edizione di quest’anno. Al centro della giornata c’era la presentazione, da parte dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e valli (Otlmv), dei lavori di costruzione e delle sfide poste dalla manutenzione del percorso per rampichini Alpe di Neggia Bike, proposto al pubblico nell’ambito del programma SvizzeraMobile con il numero 398. È la prima volta che TicinoSentieri, associazione che difende gli interessi dell’escursionismo, dedica la propria attività di formazione e sensibilizzazione alle infrastrutture per il turismo in bicicletta, un’attività che talvolta è vista come conflittuale con la pratica dell’escursionismo e problematica per la manutenzione dei sentieri, che subiscono maggiori sollecitazioni al passaggio delle due ruote. “L’evoluzione conosciuta negli anni da questa pratica sportiva e il potenziale turistico della stessa, in un territorio, quello ticinese, che si presta magnificamente a essere esplorato anche in mountain bike, ci hanno indotto a voler affrontare attivamente la questione, non cercando la contrapposizione tra le diverse attività ricreative, ma sviluppando la convivenza e le sinergie”, spiega il comitato di TicinoSentieri. Durante la giornata sono quindi state discusse le differenti esigenze relative alla costruzione e alla gestione dei percorsi per mountain bike rispetto ai sentieri escursionistici, le questioni giuridiche legate alla segnalazione dei percorsi e le modalità per garantire una convivenza non conflittuale tra ciclisti e pedoni. “Il nostro obiettivo è quello di affrontare la pressione a cui sono sottoposti i sentieri con spirito costruttivo, evitando per quanto possibile già sul nascere situazioni critiche, dove l’elevata velocità dei ciclisti o l’eccessiva densità di utenti portano a situazioni problematiche”. Nel corso delle discussioni è emerso che non esistono soluzioni standard: tuttavia “l’esperienza e lo scambio di informazioni sono fondamentali in tal senso. Per allestire un’offerta per mountain bike di qualità in Ticino sarà necessario nei prossimi anni rafforzare il dialogo e le conoscenze tecniche degli operatori”. Alla giornata hanno preso parte rappresentanti dell’Otlmv, del Municipio di Gambarogno, del Patriziato di Vira G. e di Ticino Turismo. Il Dipartimento del territorio era presente, oltre che con gli esperti della Sezione della mobilità, con uno stand della campagna Montagne Pulite.