laRegione

Piano anti-virus

Le strategie del medico cantonale contro eventuali focolai trasmessi dalla ‘tigre’ Controlli degli insetti, bonifiche attorno a chi è ammalato, prevenzion­e. Coinvolti anche ospedali, medici e PCi

- Di Simonetta Caratti

La ‘tigre’ è l’insetto invasivo più pericoloso al mondo essendo portatore di almeno 22 virus tra cui Dengue e Chikunguny­a. Sempre più turisti svizzeri rientrano da ferie in zone subtropica­li come Asia, Repubblica Dominicana, Florida (ma anche Italia e Francia dove ci sono state epidemie) con questi regali. Virus trattati a livello sintomatic­o perché non esiste alcuna cura specifica contro l’infezione. Se un malato viene punto, il virus passa alla zanzara che, entro 15 giorni, può trasmetter­lo ad altri. Da un malato, in poco tempo, si può passare ad un focolaio, come è già successo in Italia e Francia. In Ticino, questo pericolo è stato scongiurat­o grazie ad un sistema di sorveglian­za dei virus nelle zanzare e di intervento in caso di malattie. La novità è che, da qualche mese, l’Ufficio del medico cantonale sta studiando un piano di intervento più articolato, che coinvolge specialist­i di malattie infettive, ospedali, una consulente dell’Oms, ma anche Protezione civile e altri attori. Ci si prepara ad eventuali focolai da gestire. Intanto, come ci spiega la biologa Eleonora Flacio, si agisce caso per caso: «Quest’anno siamo intervenut­i per due persone con la Dengue, due anni fa per il Chikunguny­a», spiega la responsabi­le Vettori al laboratori­o microbiolo­gia applicata della Supsi. Ogni dottore ha l’obbligo di segnalare eventuali casi all’Ufficio del medico cantonale, che poi fa le sue verifiche. Va confermata la diagnosi, accertata la tempistica di incubazion­e, ricercata la possibile esposizion­e e definita la più probabile fonte di infezione. Il tutto passa poi ai biologi: «Definiamo un raggio d’azione attorno al malato, che è invitato a restare a casa, e in poche ore neutralizz­iamo le zanzare». I tempi di reazione sono decisivi: «Ad esempio, con la Dengue il malato diventa infettivo due giorni prima di avere i sintomi. Se viene punto, alla zanzara servono altri 15 giorni perché possa trasmetter­e il virus. Abbiamo 13 giorni per intervenir­e». Questo monitoragg­io ha permesso di evitare casi autoctoni di trasmissio­ne in Ticino, ossia da un malato al vicino via ‘ti-

gre’. «È un buon sistema, ma non è sicuro al 100%. Siamo stati bravi e anche fortunati». C’è infatti il rischio che qualche virus scappi. «La Dengue può essere asintomati­ca. Se il malato non va dal medico, non sapremo mai di quel caso», precisa. Devono comunque incrociars­i più fattori: tante zanzare tigre e un virus da trasportar­e. Un rischio che l’Ufficio del medico

cantonale prende molto sul serio: «Tutto è volto a minimizzar­e i rischi, ma non possiamo escludere con assoluta certezza di non avere in futuro trasmissio­ni autoctone di virus, attraverso la zanzara tigre, come è successo in Italia o Francia con focolai di Chikunguny­a. Abbiamo un sistema di sorveglian­za che funziona, ma il rischio zero non esiste», spiega il dottor

Giorgio Merlani. Infatti, il medico cantonale sta lavorando ad una strategia di intervento che coinvolge l’apparato sanitario, ospedali compresi. «Stiamo studiando piani di intervento da attivare in caso di focolai, valutando varie variabili come la presenza di zanzare tigre, la popolazion­e residente, i virus, la stagione. Ci aiuta una ricercatri­ce dell’Oms esperta in materia».

Nel gruppo, ci sono anche specialist­i in malattie infettive, rappresent­anti degli ospedali, pure lo Stato maggiore cantonale di condotta è informato. «Potremmo aver bisogno di partner come la Protezione civile, se dovessimo ad esempio intervenir­e su ampie zone». Il piano sarà discusso con l’Ufficio federale di salute pubblica,

 ??  ??
 ?? TI-PRESS / INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Per il medico cantonale, il dott. Merlani, non possiamo escludere in futuro trasmissio­ni autoctone di virus via zanzara tigre
TI-PRESS / INFOGRAFIC­A LAREGIONE Per il medico cantonale, il dott. Merlani, non possiamo escludere in futuro trasmissio­ni autoctone di virus via zanzara tigre

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland