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‘Il 5% di impieghi cantonali in Valle’

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Una strategia politica a medio termine per portare fuori dai centri alcuni servizi cantonali. Lo vogliono chiedere i membri dell’intergrupp­o in Gran Consiglio ‘Regioni rurali, periferich­e e di montagna’ a margine dell’incontro di ieri con il consiglier­e di Stato Norman Gobbi e la Commission­e della Gestione. «Sulla questione della delocalizz­azione sono pendenti numerosi atti parlamenta­ri – rileva Raffaele De Rosa, presidente della commission­e e coordinato­re dell’intergrupp­o –. A questo punto siamo convinti che, invece di rispondere ad ogni singola sollecitaz­ione, abbia più senso che il Cantone appronti un piano a medio termine con una chiara visione politica». Come ad esempio quella di spostare in periferia «il 5% degli impieghi pubblici entro una decina d’anni». Un progetto che dovrebbe coinvolger­e «trasversal­mente tutti i dipartimen­ti» e fare leva «sul telelavoro». Il tutto per «mantenere degli impieghi in zone discoste», ma con il vantaggio di poter scegliere – nella pianificaz­ione – quali uffici abbia effettivam­ente senso spostare. Il tutto, inoltre, con un certo preavviso, cosa che «permettere­bbe di sfruttare le fluttuazio­ni naturali del personale» per favorire il ricambio con manodopera della regione. Detta altrimenti: chi concorrerà per un posto, saprà già che l’ufficio è destinato ad essere spostato e potrà regolasi. Un ricambio che sembra aver funzionato per l’Ufficio del Registro di commercio, spostato a Biasca nel 2013.

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