Sviluppo territoriale, sì da Espace Suisse
La Commissione per la pianificazione non ha ancora iniziato a discuterne
È accesa la discussione che ruota attorno alla revisione della Legge sullo sviluppo territoriale. A far sentire la propria voce sono state soprattutto le associazioni economiche. Camera di commercio, la sezione ticinese della Società svizzera degli impresari costruttori, l’Associazione industrie ticinesi e la Camera ticinese dell’economia fondiaria sono concordi nel contestare questa revisione soprattutto su un punto: il garantire la disponibilità di terreni edificabili. Vale a dire, in caso di interesse pubblico giustificato, di impartire a un proprietario un termine per edificare un suo terreno. A occuparsi delle trattative sarà il Comune, che nel caso in cui il negoziato col proprietario in questione fallisse, potrebbe arrivare a un esproprio e ad esercitare il diritto di compera. Il tutto applicando quanto votato dal popolo nel 2013, quando a livello federale quasi il 63% dei votanti diede il via libera alla revisione della Legge federale sulla pianificazione territoriale. Legge, questa, che all’articolo 15 prevede, appunto, l’applicazione a livello cantonale e che tanto clamore suscita nel mondo economico. Di diverso avviso è però Espace Suisse (Aspan-Ti), secondo cui, si legge nelle sue osservazioni inoltrate al Dipartimento del territorio in fase di consultazione, ‘‘è corretta la proposta di affidare questa iniziativa ai Comuni’’. Il motivo? ‘‘Conoscono a fondo la realtà locale’’. Le norme contro la tesaurizzazione di terreni edificabili – tradotto: speculare accaparrandosi molti terreni senza poi costruire nonostante una concessione edilizia accordata – per Espace Suisse ‘‘sono particolarmente incisive’’. Per questo, ‘‘devono essere applicate con cautela in presenza di un sufficiente interesse pubblico’’. Va da sé che protagonista deve essere il Comune per Espace Suisse, seguendo l’esempio del Canton Vallese: ‘‘Unico a esprimersi contro la revisione nel 2013, l’anno scorso con oltre il 73% dei consensi ha approvato una revisione della propria legislazione che prevede norme contro la tesaurizzazione dei terreni edificabili”. Da noi interpellato, Giancarlo Seitz (Lega), presidente della Commissione parlamentare per la pianificazione territoriale, ricorda che, in attesa del messaggio governativo, le discussioni non sono ancora iniziate. Ci sarà tempo.