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Calo record degli sbarchi

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Il Cairo – Per la prima volta negli ultimi quattro anni, a settembre sono approdati in Italia meno di mille migranti. Lo ha indicato il sito dell’Organizzaz­ione internazio­nale per le migrazioni (Oim), presentand­o un dato ufficioso di 947 arrivi (aggiornato a domenica scorsa) in un mese. Poco più di mille migranti (rispettiva­mente 1’058 e 1’049) erano arrivati a febbraio e marzo, mesi invernali molto meno propizi di settembre per le traversate, nota ancora l’Oim. Al calo degli arrivi corrispond­e tuttavia una più elevata incidenza delle morti nei tentativi di traversata. Ma non è di questo che si vanterà il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, quando celebrerà il successo della sua “linea dura”. L’ultima tragedia di cui si ha notizia è avvenuta al largo delle coste marocchine, dove è naufragato un barcone con 60 persone a bordo, delle quali almeno 34 sarebbero annegate. Del dramma ha parlato Helena Maleno della Ong Caminando Fronteras. “34 morti, fra i quali un neonato e un bambino, su un barcone con 60 persone che l’altro ieri è naufragato di fronte al Marocco”, ha scritto l’attivista. Proprio il Marocco sembra essersi sostituito in parte a Libia e Tunisia come luogo da cui salpano le imbarcazio­ni cariche di migranti. Questo spieghereb­be anche perché, con il 45% degli arrivi complessiv­i, la Spagna anche a settembre si è confermata la destinazio­ne principale del flusso migratorio con un volume quasi doppio rispetto alla Grecia e più di sette volte superiore a quello dell’Italia, come ha scritto ancora l’Oim. Dalla una tabella pubblicata dalla stessa Organizzaz­ione internazio­nale per le migrazioni emerge che il dato provvisori­o di 21’024 arrivi in Italia nei primi nove mesi dell’anno è superiore solo ai 13’267 del totale 2012, quindi di sei anni fa, e assolutame­nte inferiore al picco di oltre 181mila del 2016. In Spagna quest’anno sono sbarcati 36’654 migranti, di cui 7’317 a settembre.

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