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Roveredo, la politica diventa folclore

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«È chiaro che quella di Mario Albini, noto per le sue burle, è una candidatur­a farsa! Però l’abbiamo inoltrata, in modo folclorist­ico ma con intenzioni serie, per avviare un dibattito su quale politica vogliamo nel futuro di Roveredo». Il già sindaco Giovanni Gobbi esce allo scoperto dopo l’inghippo delle due liste con lo stesso nome ‘Nuove Risorse’ presentate lunedì in vista delle elezioni municipali del 28 ottobre: da una parte la sua (è primo proponente) e dall’altra quella che vede candidato il sindaco uscente Alessandro Manzoni (Nuove Risorse), l’attuale municipale Ps Guido Schenini e il già candidato Udc al Gran Consiglio Andrea Pellandini. Alla fine questa frangia ha optato lunedì sera per modificare il nome della propria lista in ‘Rorè Viva’ (parafrasan­do il progetto avallato dalla popolazion­e nella votazione referendar­ia del 23 settembre). Modifica – spiega il sindaco – fatta dopo che la segretaria comunale ha contattato il proponente del gruppo esponendo il problema. «Per contro noi non siamo stati interpella­ti!», tuona Gobbi ritenendo irregolare tale agire, tanto da «ottenere conferma dell’irregolari­tà dall’Ufficio cantonale dei Comuni». A questo punto «siccome vogliamo essere una spina nel fianco, confermo di aver chiesto al Municipio di rinominare la nostra lista ‘Viva Rorè’». Si può dunque recitare il de profundis per ‘Nuove Risorse’? «Ne sono il coordinato­re dal 2012 – ribatte Gobbi – e lo scorso maggio ho convocato un’assemblea per discutere del nostro futuro. Il sindaco, con cui ribadisco di essere volutament­e in aperta polemica, mi ha comunicato che non avrei alcuna funzione nel gruppo. Come no!». Se ne vedranno delle belle. MA.MO.

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