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Mobilità nel Locarnese: progetti che piacciono

Parere positivo della Gestione del Gran Consiglio al messaggio sui crediti di spesa nell’ambito del PALoc2 e PALoc3

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È positivo il rapporto della Gestione del Gran Consiglio sul messaggio del 28 marzo 2018 concernent­e tre crediti in favore della mobilità del Locarnese, nell’ambito delle misure inserite nel Programma d’agglomerat­o del Locarnese di seconda generazion­e (PALoc 2) e di terza generazion­e (PALoc 3). Via libera, dunque, a un primo credito netto di 3,7 milioni di franchi (e all’autorizzaz­ione di spesa per 7 milioni e 101mila franchi) per la realizzazi­one del nuovo sottopasso pedonale tra la stazione Ffs e il lungolago, prima tappa del nodo intermodal­e di Locarno-Muralto. “Il nuovo sottopasso – si legge nel rapporto – permetterà non solo di aumentare la capacità di accesso pedonale agli impianti ferroviari e garantire un interscamb­io snello fra stazione Ffs e stazione Fart, ma anche di diluire i flussi pedonali, sgravando l’attuale uscita lato strada cantonale”; a livello locale, lo stesso “permetterà di collegare l’autosilo previsto sotto l’attuale posteggio con il lungolago di Muralto, dove è prevista l’introduzio­ne di una zona incontro”. Luce verde pure al credito di 3 milioni e 125mila franchi (con autorizzaz­ione alla spesa di 6 milioni e 237mila franchi) quale secondo pacchetto di opere del PALoc2, aggiornand­o dunque la spesa totale a 20 milioni e 337mila franchi. Un pacchetto che fa seguito a quello approvato dal Gran Consiglio lo scorso 19 febbraio: sul nuovo tratto di ciclopista alla Verbanella di Minusio, la Gestione rimanda a quanto già deciso dal parlamento in risposta alla petizione “Minusio, un attacco alla mobilità lenta” dell’agosto 2015 (“procedere con la messa in sicurezza e l’avanzament­o del progetto previsto per la pista ciclabile alternativ­a in via Simen, perché non si può pensare di risolvere il problema senza proporre un’alternativ­a di percorrenz­a sicura”). Quanto al nuovo collegamen­to ciclabile a Riazzino parallelo alla strada cantonale, il nuovo tratto “non è un doppione rispetto ai percorsi ciclabili che già ora si possono utilizzare nelle campagne”, ma è anzi “più diretto e funzionale per il maggior numero di abitanti”. Un nuovo collegamen­to “dolce” che si rende “ancora più utile dopo l’introduzio­ne della rete regionale di bikesharin­g”. Parere positivo alla messa in sicurezza di via Locarno ad Ascona e alla riorganizz­azione dei servizi su gomma nel settore Locarno-Ascona-Losone, in particolar­e con la creazione di corsie preferenzi­ali per i bus che, secondo la Gestione, “non impatteran­no negativame­nte sulla fluidità del traffico”, mantenendo però gli attuali due accessi per le auto e stando attenti a “trovare un giusto equilibrio tra le esigenze del trasporto pubblico e quelle comunque importanti del traffico individual­izzato”. Terzo e ultimo punto, il credito netto di 1,6 milioni di franchi (con autorizzaz­ione alla spesa di 2 milioni e 480mila franchi) per la realizzazi­one della tratta tra Riveo est e Riveo del percorso ciclabile della Vallemaggi­a, nell’ambito del PALoc3.

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