Le conseguenze dei cambiamenti
Ex Casa d’Italia, la Commissione della gestione cittadina accoglie il ‘sorpasso’
Un sorpasso di spesa pari a 109mila franchi dovuto a cambiamenti in corso d’opera che non potevano essere pianificati per tempo. Così la pensa la Commissione della gestione di Locarno sul credito suppletorio sottopostole e relativo ai lavori di messa in sicurezza e adeguamento degli spazi dell’ex Casa d’Italia. Nel loro dettagliato rapporto i consiglieri ricordano i molteplici cambiamenti intervenuti, in questi ultimi anni, all’interno della costruzione, vero e proprio “contenitore” di iniziative e attività associative. Al suo interno, come noto, avrebbe dovuto ad esempio trovare dimora la Musica Cittadina, costretta però a rinunciarvi in quanto l’adeguamento degli spazi avrebbe richiesto un investimento eccessivo. Il successivo insediamento dei servizi sociali della Città e del progetto Mentoring di Pro Juventute, inizialmente previsto al 1° piano della costruzione, ha portato con sé un’inevitabile serie di interventi strutturali. Si pensi all’accesso per i disabili, indispensabile e obbligatorio visto il genere di servizio proposto. Altro potenziale inquilino era il Centro giovani, poi spostato con la Musica Cittadina, nei prefabbricati delle Aziende quale soluzione di ripiego. Tutti questi cambiamenti, come detto, hanno portato a maggiori costi rispetto alle previsioni iniziali. Pur non polemizzando sul sorpasso di spesa, la Gestione muove tuttavia alcune considerazioni importanti. La prima è che il Comune non dispone di ulteriori spazi da destinare alle varie associazioni che ancora sono in cerca di un tetto. Da qui l’invito al Municipio a volersi attivare per trovare delle soluzioni. Diverse le piste da battere, come quella che porta al sedime ex gas ed ex macello, in fase di pianificazione. Oppure all’interno di Villa Igea, dove lo Spazio Elle è intenzionato a creare delle residenze artistiche nei locali mansardati. Operazione, quest’ultima, che secondo i firmatari del rapporto andrà attentamente soppesata a livello di autorizzazioni, in modo da evitare “spiacevoli malintesi” o situazioni di potenziale conflitto. Nulla da eccepire, invece, sempre da parte dei commissari della Gestione, sui 390mila franchi di credito da destinare a migliorie alla rete di distribuzione idrica lungo la via Vallemaggia.