Disparità salariale: vista da fuori e dentro Palazzo
Ventimila persone si sono radunate davanti Palazzo federale a manifestare per la parità salariale e la fine delle discriminazioni delle donne. Seppur l’articolo costituzionale che garantisce l’uguaglianza tra uomo e donna sia ancorato nella Costituzione svizzera dal 1981, la parità non è ancora di fatto garantita in molti ambiti, tra cui quello salariale: secondo l’Ufficio federale di statistica le donne guadagnano mediamente il 18,1% in meno dei loro colleghi, differenza che nella misura del 42% non è spiegabile, ossia non dovuta a fattori quali le differenti mansioni o l’esperienza. Le donne vengono pagate meno degli uomini per il solo fatto di essere, appunto, donne. Oltre un anno fa la Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha quindi presentato un disegno di legge per garantire finalmente un salario equo alle donne, proponendo di introdurre controlli salariali per le aziende e sanzioni in caso di infrazioni. Lunedì 24 è iniziata la discussione in Consiglio nazionale: il 45% dei parlamentari, tutti provenienti dalle frazioni del Plr e dell’Udc, hanno votato contro l’entrata in materia perché la proposta causerebbe eccessivi costi e inutile burocrazia. Dopo ore di faticose discussioni e l’approvazione di diversi emendamenti che rendevano ancora più moderata la proposta, la legge è alla fine stata approvata con 108 contro 84 voti. Rispetto alla proposta iniziale di Sommaruga è una versione fortemente annacquata: solo l’1% delle aziende, quelle con oltre cento impiegati, dovranno implementare questi controlli salariali interni ogni quattro anni e senza timore di alcuna sanzione in caso di non rispetto della parità salaria- le. È un piccolo passo in avanti, ma resta molto da fare. Ventimila persone a manifestare per la parità salariale da una parte, parlamentari Udc-Lega e Plr che non vogliono neppure discutere della nuova Legge per la parità dall’altra. Di fronte a simili situazioni non stupisce che sempre più cittadini e cittadine non si sentano ascoltati e rappresentati dalla politica.