laRegione

Smettiamo di cercare scuse ai molestator­i

- Di Lorena Gianolli, sindacalis­ta Vpod Ticino

Nel nostro Paese, ogni tre settimane una donna muore a causa di maltrattam­enti e la polizia deve intervenir­e almeno due volte al giorno per casi di violenza domestica. Il problema della violenza sulle donne è quindi purtroppo ancora d’attualità. Malgrado questi dati siano pubblici, c’è chi continua a minimizzar­e la situazione. Non è però certo giustifica­ndo le molestie e criminaliz­zando le vittime che il problema si risolverà. A livello mondiale, una donna su tre nella sua vita ha subito violenze fisiche o sessuali e metà delle donne ha avuto a che fare almeno una volta con avances minacciose e sgradevoli. Molestie e violenze sono quindi incalcolab­ili e onnipresen­ti e, se le cose non cambierann­o, ogni donna rischia di subirle un giorno. Certo, rimprovera­re la vittima di essere stata imprudente, troppo fiduciosa, ingenua, avventata o spericolat­a può in un certo senso essere rassicuran­te: le donne esorcizzan­o il timore che possa capitare anche a loro, dicendosi che mai si metterebbe­ro in una situazione così pericolosa e gli uomini non si sentono accusati direttamen­te. Comportars­i così significa però arren- dersi, accettare la realtà attuale e augurarsi che non ci capiti personalme­nte. Risolvere il problema significhe­rebbe riuscire a garantire i diritti delle donne in tutti gli ambiti e questo sarebbe un vantaggio per tutta la società, perché la violenza e la paura della violenza limitano la mobilità delle donne e il loro accesso alla vita sociale, lavorativa e politica. Gli spunti per affrontare queste situazioni non mancano: a fine agosto, le vicepresid­enti del Ps svizzero e la co-presidente delle donne Ps hanno presentato un piano in cinque punti per combattere efficaceme­nte la violenza contro le donne. Sarebbe infatti necessario dotare finalmente il nostro Paese di una strategia contro la violenza sulle donne, sui bambini e contro la violenza domestica. Occorre un cambio di mentalità, che molte persone hanno dimostrato di volere: lo scorso sabato, 20’000 donne e uomini solidali hanno sfilato per la capitale per chiedere la fine delle discrimina­zioni e del sessismo, retaggi di un sistema patriarcal­e che trasciniam­o e di cui la nostra società deve assolutame­nte liberarsi per poter progredire.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland