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Cerca l’estinto col ‘touch screen’

Locarno per il suo cimitero pensa a una guida digitale e alla cartina con i defunti più famosi

- Di Davide Martinoni

Dopo Ascona (e Parigi) anche il camposanto di Santa Maria in Selva, presto ampliato e risanato, potrebbe guadagnare in ‘appeal’ con una mappa dei più illustri personaggi sepolti

Non diventerà un Père-Lachaise – il cimitero del XX° arrondisse­ment di Parigi celebre nel mondo per le sue sepolture illustri, da Maria Callas a Jim Morrison, da Marcel Proust a Yves Montand, da Oscar Wilde a Modigliani e moltissimi altri ancora, e per questo meta di pellegrina­ggi che sfociano spesso nel “voyeurismo” turistico – ma anche il camposanto di Locarno, nel suo piccolo, potrebbe attrezzars­i con una sorta di “guida” all’illustre estinto. Non solo: all’entrata, per facilitare l’orientamen­to di chi dovesse cercare una tomba senza conoscerne l’ubicazione, verrà installato un sistema di ricerca a guida digitale. Le singolari proposte vengono la prima dalla commission­e della Gestione, che ha firmato un rapporto unanimemen­te favorevole (relatrice Valentina Ceschi) riguardo al messaggio da 1,44 milioni di franchi per l’ampliament­o e il risanament­o del cimitero (al voto lunedì prossimo in Consiglio comunale); e la seconda dal Municipio, che il “touch screen” in cui inserire il nome del caro estinto per individuar­lo con più facilità lo ha già inserito, tassello per certi versi futuristic­o, nel lotto degli interventi previsti. Nella direzione auspicata dalla Gestione – per non tornare all’esempio parigino – si è già mosso da tempo Ascona (cui la stessa Gestione fa riferiment­o nel suo rapporto), che una cartina con i defunti più illustri l’aveva realizzata e messa a disposizio­ne dei numerosi visitatori 4 anni fa. Questo, grazie a una paziente “indagine” condotta dal Museo comunale d’arte moderna. Ascona, con il suo cimitero comunale, “vanta” fra i defunti personaggi come Marianne Werefkin, Italo Valenti, Charlotte Bara e Wolfgang Oppenheime­r, le cui spoglie riposano oltretutto in un contesto particolar­mente ricco di monumenti di notevole valore artistico. La cartina, a completare un approfondi­to discorso legato a storia, arte e cultura asconesi, era poi “sfociata” in una vera e propria pubblicazi­one.

Grandi famiglie e monumenti

Quanto a Locarno e al suo cimitero di Santa Maria in Selva, l’elenco di personaggi conosciuti fa riferiment­o soprattutt­o ai membri delle grandi famiglie Pioda, Rusca, Balli, Pedrazzini o Bianchetti, come spiega alla ‘Regione’ l’archivista di Locarno Rodolfo Huber. «Peraltro – aggiunge – se vogliamo parlare di “presenze” artisticam­ente importanti non possiamo non citare le cappelle di famiglia, che fra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ’900 erano per tradizione delle vere opere d’arte. E

accanto alle cappelle di famiglia troviamo anche monumenti funebri di notevole pregio, che di certo, allo stesso modo, meriterebb­ero di essere segnalati affinché i visitatori possano conoscerli e valutarli anche con occhio artistico».

Fra le altre proposte della Gestione, per andare più sul “pratico”, v’è quella riguardant­e la possibilit­à di creare in futuro dei loculi a pavimento; questo perché sempre più la scelta nel pre-dipartita è quella di farsi cremare piuttosto che seppellire. Proprio in questo senso va il progetto di risanament­o e ampliament­o attuale, che prevede 7 nuovi blocchi (fronte muro su via Vallemaggi­a) da 120 cellette ognuno, per ottenere 840 ulteriori spazi per le urne dopo i 250 già aggiunti nel 2005 ma già andati praticamen­te esauriti.

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In arrivo opere per quasi un milione e mezzo di franchi

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