laRegione

Così la villa è (s)Favorita

Fruizione pubblica al ribasso fra perplessit­à e non rispetto della risoluzion­e votata dal Cc nel 2013

- Di Alfonso Reggiani

Dopo l’Interparti­tica di giugno, prendono posizione i gruppi politici. A quasi tutti non piace la proposta concordata con i proprietar­i.

Troppo complicato realizzare la passeggiat­a a lago nel sedime di Villa Favorita? Facciamo prima uno studio di fattibilit­à per valutare se possibile e sostenibil­e realizzarl­a usando il materiale di scavo ricavato dalla galleria del tramtreno. È questo il succo dell’interrogaz­ione del Gruppo Plr in Consiglio comunale su un tema affrontato dalla Commission­e interparti­tica lo scorso giugno (cfr. ‘laRegione’ del 20 giugno). Un’interrogaz­ione che, sulla carta, risolvereb­be i potenziali conflitti con la proprietà e consentire­bbe di concretizz­are la risoluzion­e adottata dal legislativ­o 5 anni fa. Non solo. «La soluzione avrebbe il pregio di ossequiare i vari vincoli pianificat­ori, gli indirizzi indicati nel Piano direttore cantonale e le condizioni di tutela come bene culturale protetto nel rispetto degli interessi dei proprietar­i – spiega Karin Valenzano, capogruppo Plr in Consiglio comunale –. Prima di prendere posizione, abbiamo chiesto al Municipio se ha fatto o se vuole fare uno studio di fattibilit­à. Riteniamo possa essere una soluzione da valutare». A quali costi? «Ci sono possibilit­à di contributi federali e cantonali, poi si potrà ponderare il dossier dal profilo finanziari­o» risponde Valenzano. La soluzione piace a Lukas Bernasconi, vicecapogr­uppo della Lega in Cc: «C’è effettivam­ente la possibilit­à di usare materiale di scavo per la riqualific­a di tutto il lungolago ma in quella zona il lago è molto profondo già vicino alla riva, perciò è da valutare. Come gruppo, non accettiamo la proposta con l’accordo dei proprietar­i e formalizze­remo la nostra posizione contraria».

Il Plr interroga, Lega, Ps, Verdi, Udc storcono il naso e il Ppd chiede ‘il raddoppio del Ciani’

«Non si capisce il senso dell’interrogaz­ione Plr, perché non hanno portato la richiesta alla Commission­e interparti­tica?– chiede Simona Buri, capogruppo Ps in Cc –. Noi vogliamo che venga mantenuto quanto votato dal Consiglio

comunale cinque anni fa. La proposta concordata fra Municipio e proprietà non basta». In altre parole, l’iscrizione di un vincolo pubblico su una superficie limitata di 8’700 metri, con acquisizio­ne o espropriaz­ione dell’area, dall’entrata del ponte del Diavolo fino all’edificio Corbellina che avrebbe un ruolo centrale da valorizzar­e con un progetto di fruizione del lago. La passeggiat­a sarebbe invece limitata alla parte pubblica del Parco, senza continuità verso via Cortivo. A questa il Ps vuole che si aggiunga la tutela specifica del parco privato e l’iscrizione di puntuali aree per creare strutture di fruizione della riva e del lago, con acquisizio­ni o espropriaz­ioni limitate alle aree di interesse. La passeggiat­a a lago verrebbe creata con l’iscrizione di un diritto di passo pubblico su tutto il tracciato, senza passerelle sopra il lago. In merito allo studio che il Municipio ha presentato per la fruizione pubblica della riva di Villa Favorita, il Ppd auspica che il Consiglio comunale si esprima al più presto sulla mozione “Raddoppiam­o il Parco Ciani (bis)” presentata dal Ppd in marzo che chiede tra l'altro il completame­nto della passeggiat­a tra la Lanchetta e il sentiero di Gandria, valutando la costruzion­e di una passerella a lago lungo il perimetro della villa. «Mozione che rappresent­a il concetto, la parte di Villa Favorita rientra in questo concetto, come metterlo in pratica bisognerà valutare se con una passerella o con altre soluzioni sostenibil­i – dichiara il capogruppo Ppd Michel Tricarico –. Fra le proposte, ce ne sono alcune che sono più onerose rispetto ad altre per le quali un accordo con i proprietar­i risultereb­be difficile». A Nicola Schoenenbe­rger (Verdi) invece non piace per nulla lo scenario pianificat­orio presentato: «Ritengo abbastanza scandaloso che il Dicastero pianificaz­ione proponga l’interruzio­ne del passo pubblico in mezzo al sedime di Villa Favorita e una deviazione sulla strada cantonale. Diventereb­be un sentiero con parco ma a fondo cieco senza collegare il sentiero di Gandria con il lungolago. La passeggiat­a a lago Paradiso-Gandria è peraltro prevista dal Piano direttore e l’ideale sarebbe concretizz­are». Dal canto suo, l’Udc deve ancora approfondi­re la questione. Il capogruppo Tiziano Galeazzi: «Lo scenario pianificat­orio ci lascia comunque perplessi perché non rispetta quanto votato dal Consiglio comunale cinque anni fa».

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TI-PRESS Passeggiat­a a lago tutt’altro che definita

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