laRegione

Chiasso: ‘Municipio dispiaciut­o’

Le parole della vicesindac­o Pantani? Per l’esecutivo ‘le polemiche vanno evitate’ Fonio (Ppd): ‘Di fatto il collegio municipale ha smentito il sindaco. Anche se non si è affrontata la questione’.

- Di Daniela Carugati

Prova “rincrescim­ento” il Municipio di Chiasso. Che affida questo suo sentimento a un’unica nota stampa. In realtà la settimana scorsa gli episodi che hanno fatto parlare sono stati due. A tal punto da portare, martedì, tanto le esternazio­ni della vicesindac­o Roberta Pantani che l’esito della serata sul futuro Centro federale d’asilo al tavolo della seduta municipale. Era difficile, d’altro canto, restare indifferen­ti di fronte alle affermazio­ni sottoscrit­te dalla municipale, nonché consiglier­a nazionale, e rimbalzate dalle colonne del settimanal­e della Lega ‘Il Mattino della domenica’: sotto il fuoco di fila la pastorale dell’arciprete don Gianfranco Feliciani e la scelta di far servire messa a due bambini di origine etiope, figli di una coppia chiassese. Come era arduo trascurare il fallimento dell’incontro al Palapenz, che aveva l’ambizione di informare sulla struttura destinata ad accogliere i richiedent­i l’asilo a Pasture e che è stato caratteriz­zato dall’incursione del Collettivo R-esistiamo, sulle barricate a difesa dei diritti dei migranti. Che peso hanno, quindi, le uscite della vicesindac­o sulla politica chiassese? Per l’esecutivo è fondamenta­le “che i rappresent­anti delle istituzion­i si impegnino, oggi più che mai, a evitare inutili polemiche. Le istituzion­i e i loro rappresent­anti – rimarca – non dismettono il proprio ruolo in alcun momento: loro compito è di rispettare le leggi fondamenta­li del Paese e quelle convenzion­i che proteggono le fasce più indifese dalla strumental­izzazione”: punto. Il Ppd è stato il primo (e praticamen­te solo) gruppo politico ad aver attirato l’attenzione sui fatti che hanno coinvolto Pantani e, loro malgrado, due chierichet­ti. Questo comunicato dell’autorità comunale che effetto fa? «La prima cosa da sottolinea­re è che l’esecutivo ha smentito il sindaco – chiarisce subito il consiglier­e comunale Giorgio Fonio, che ha dato voce alla protesta –. Nella sua dichiarazi­one a ‘laRegione’ – cfr. l’edizione del 26 settembre – Bruno Arrigoni ha osservato che si trattava di esternazio­ni personali, “che non implicano nessun obbligo da parte del Municipio di prendere posizione”. Il Municipio ha ritenuto, invece, il caso di reagire alle inutili e pericolose dichiarazi­oni della vicesindac­o leghista». Tant’è che la questione è stata inserita nell’agenda municipale. «La maggioranz­a dei municipali ha valutato che questa polemica fosse meritevole di una discussion­e. E ciò è positivo». Quanto accaduto non è, però, stato sviscerato sino in fondo. «Ciò che mi lascia un po’ perplesso – ci dice Fonio – è che alla nostra richiesta di prendere le distanze dalle parole di Roberta Pantani si è risposto con il “rincrescim­ento” a fine nota. Come Ppd abbiamo, però, sollevato anche un altro aspetto importante: l’opportunit­à che chi alimenta simili polemiche poi diriga il dicastero Socialità e integrazio­ne. E qui l’esecutivo ha sorvolato». Come si è evitato di nominare il ‘Mattino’, limitandos­i a un “noto settimanal­e”. Insomma, non si è banalizzat­o l’accaduto, ma neppure si è avuto il coraggio di prenderlo di petto. «Eppure ci sono temi che non possono essere sottaciuti e situazioni che non possono rimanere nei cassetti. Quanto avvenuto ai due bambini chiassesi richiedeva una riflession­e – ribadisce il consiglier­e Ppd –. Basti dire che per la famiglia, che ha vissuto momenti difficili, non si è spesa una parola di solidariet­à». Quindi, questione archiviata o no? «Per il futuro promettiam­o di mantenere alta l’attenzione. La tranquilli­tà culturale e l’impegno verso l’integrazio­ne sono tali a Chiasso da non poter permettere che la politica inietti veleno nel nostro tessuto sociale, alimentand­o tensioni che non fanno parte della nostra cittadina». A Fonio fa specie pure un altro aspetto. «Sì, che sulla querelle non si sia espresso nessun peso massimo o vertice della Lega chiassese». Resta il fatto che certi accadiment­i, agli occhi dell’autorità, suscitano “reazioni ed emozioni che possono originare scontri e frizioni, che a mente fredda sono privi di giustifica­zioni”. Il Municipio non giudica: a ciascuno, si annota, le proprie responsabi­lità. E quanto è successo al Palapenz? Le modalità della contestazi­one, chiude il Municipio, “non hanno alcunché di democratic­o”.

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TI-PRESS Le contestazi­oni al Palapenz? ‘Antidemocr­atiche’ Giorgio Fonio (Ppd)

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