(Im)pari opportunità
In vista del 50° anniversario del suffragio femminile, lanciata una campagna di sensibilizzazione Gli obiettivi sono informare e rendere concreta la parità di genere in ogni ambito
Era il 19 ottobre 1969 quando il Canton Ticino si aprì all’‘‘altra metà del cielo’’. Con il 63% di sì, gli uomini dissero che era arrivata finalmente l’ora del suffragio femminile in materia cantonale. A cinquant’anni da quel dì di festa, la Commissione consultiva per le pari opportunità fra i sessi, in collaborazione con la Delegata per le pari opportunità e diverse Associazioni femminili ticinesi, lancia una campagna che partirà questo 19 ottobre per durare fino all’anniversario vero e proprio. Una campagna fondata su più eventi, ricorda Davina Fitas, presidente della Commissione consultiva, «per sensibilizzare tutta la società e specialmente le nuove generazioni». Partendo da un assunto. Vale a dire che «sì, da cinquant’anni abbiamo ottenuto il diritto di voto, ma la parità, quella vera, è ancora un miraggio da molti punti di vista». Nel senso che «se consideriamo la parità salariale, la parità nella rappresentanza in politica e nella distribuzione delle posizioni dirigenziali le statistiche parlano chiaro: non siamo messi affatto bene». Da qui, creando più eventi e incontri organizzati da varie associazioni femminili «la speranza che si rifletta su questo fatto, e per avvicinarsi sempre di più al 50%». La campagna partirà il 19 ottobre, si diceva. E lo farà con una tavola rotonda organizzata all’Ex asilo Ciani di Lugano e che si propone di porre ‘‘i riflettori sulle protagoniste della politica di oggi e di ieri tra storia, testimonianze, scambi, condivisione’’. Un lavoro di ricerca, memoria, divulgazione che vedrà protagonista «con entusiasmo» l’Associazione archivi riuniti delle donne Ticino (Aardt). Ed è Andrea Porrini a spiegare quale sia l’obiettivo: «Riportare alla luce e valorizzare i profili di numerose pioniere che, nella loro diversità di percorso e opinioni, hanno contribuito alla crescita politica, sociale, culturale ed economica del nostro cantone». Ma non solo. L’attività dell’Aardt in questa campagna non si limiterà alla serata inaugurale, ma «porteremo avanti due progetti, già in corso. Con il primo vogliamo portare a una riflessione collettiva attraverso il recupero e il riordino di fondi archivistici di donne e associazioni impegnate nella conquista del suffragio femminile». Mentre, con il secondo, «intendiamo svolgere una ricerca storica approfondita per poter pubblicare, nel 2021, una pubblicazione sul percorso verso l’ottenimento dei diritti politici delle donne». La campagna, infine, avrà un logo. Che, spiega Françoise Gehring, «creato dalla grafica Daniela Raggi è orgogliosamente frutto di un lavoro collettivo. Ogni spunto ha trovato il suo posto. Ci sono il rosso e il blu, colori del Canton Ticino, come il verde, il bianco e il viola, colori delle suffragette». E il 50%, certo: «Perché è sul futuro che dobbiamo lavorare».