Villiger rovina la festa al Ppd
La soddisfazione per il successo elettorale a Zugo è stata offuscata dal caso del consigliere di Stato Per Andrea Ghiringhelli (storico) il fatto che un politico abbia un’amante rientra nella sfera privata. Un’inchiesta penale sarebbe invece più problemat
Domenica il Ppd, dopo diverso tempo, avrebbe avuto motivo di festeggiare visto che nelle elezioni cantonali a Zugo ha guadagnato un terzo seggio in governo e in parlamento ha confermato di essere la forza politica più rappresentata. La festa però non c’è stata: le vicissitudini giuridiche e private che ruotano attorno al consigliere di Stato riconfermato Beat Villiger, hanno infatti oscurato il successo politico del partito. È stato dapprima il portale di informazione online Republik a rivelare una settimana prima delle elezioni che il 66enne – poi rieletto con il terzo miglior risultato – nel 2017 ha ceduto la sua automobile a una persona che non aveva la patente. Il Ministero pubblico lucernese ha in seguito aperto una procedura penale, tra le altre cose, per falsità in documenti. Tuttavia, la Procura ha poi emanato un decreto di non luogo a procedere. Domenica, in un’intervista rilasciata al ‘SonntagsBlick’, Villiger ha spiegato che la persona in questione era la sua ex amante, da cui ha anche avuto una figlia fuori dal matrimonio. Il responsabile del Dipartimento della sicurezza ha così dichiarato di volersi prendere due o tre
giorni per decidere se accettare o meno il nuovo mandato. La decisione non è ancora arrivata, ma il caso fa discutere. Secondo lo storico Andrea Ghiringhelli – che ha più volte sottolineato l’importanza dell’etica in politica – «il fatto che avesse un’amante sono affari suoi». Più problematica invece la vicenda dell’inchiesta penale: «Norberto Bobbio – spiega Ghiringhelli a ‘laRegione’ – diceva che un medico pur essendo bravissimo deve rispettare un’etica professionale: se prescrive medicine in eccesso per fare soldi, allora questa pratica è da condannare. Nel caso specifico si tratta di un politico apprezzato (visto che sarebbe la sua quarta legislatura) che, se ha assunto comportamenti scorretti, dovrebbe fermarsi e riflettere. Cosa che ha effettivamente fatto». La Procura lucernese ha deciso di non procedere con l’inchiesta. Un politico deve però in qualsiasi caso avere «un comportamento eticamente conforme al compito che deve svolgere», sottolinea lo storico. «E non si può affermare che un’azione è lecita, semplicemente perché non comporta nulla di penalmente rilevante. Anche in questi casi si possono assumere comportamenti scorretti». Il presidente del Plr di Zugo Andreas Hostettler, eletto domenica in governo, ha infatti affermato che fino a quando non sarà chiarita la vicenda di Villiger, la questione rimane aperta. Anche secondo il presidente dell’Udc cantonale e capogruppo alle Camere Thomas Aeschi bisogna fare luce sul caso. Dal canto suo il
presidente del Ppd e consigliere nazionale per il Canton Zugo Gerhard Pfister ha parlato di una «situazione sgradevole»: anche se penalmente non c’è nulla di rilevante occorrerà condurre un’attenta valutazione politica. Nel caso specifico bisogna comunque distinguere tra ciò che riguarda la vita privata
e quella pubblica. «Ognuno è libero di vivere la sua vita privata come vuole, se non ha atteggiamenti che compromettono la libertà degli altri o infrangono norme», spiega Ghiringhelli. Spesso in politica vengono però usate questioni private per discreditare un avversario. «È un atteggiamento deprecabile»,
afferma lo storico. «La vita privata non deve essere oggetto di attacchi personali, a meno che non infranga la pubblica decenza. E nel caso specifico del consigliere di Stato rieletto non mi sembra che sia il caso: se qualcuno ha una o dieci amanti sono affari suoi. Al limite dovrà vedersela con la moglie…».