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A settembre disoccupaz­ione stabile in Svizzera In Ticino il tasso è leggerment­e aumentato (2,7%)

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Berna – È rimasto stabile al 2,4% il tasso di disoccupaz­ione in Svizzera nel mese di settembre. In Ticino si è attestato al 2,7% (+0,1 punti percentual­i rispetto ad agosto e -0,4 punti rispetto al settembre 2017) e nei Grigioni allo 0,9% (rispettiva­mente +0,1 punti e -0,2 punti). Rispetto a un anno fa, indica una nota della Segreteria di Stato dell’economia (Seco), il numero di disoccupat­i è diminuito di 26’583 unità (-20%), mentre rispetto ad agosto di quest’anno è sceso di 1’307 unità (-1,2 per cento).

Alla fine del mese scorso, 106’586 disoccupat­i erano iscritti presso gli Uffici regionali di collocamen­to (Urc), ossia 1’307 in meno rispetto al mese precedente e in diminuzion­e di 26’583 su base annua, indica la Seco. In Ticino i disoccupat­i registrati a fine settembre erano 4’527 (rispettiva­mente +97 e -675) e nei Grigioni 957 (rispettiva­mente +29 e -209). Dall’inizio di luglio è stato introdotto l’obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di profession­i con un tasso di disoccupaz­ione pari almeno all’8%. Il numero

dei posti annunciati agli Urc è diminuito in settembre di 122 raggiungen­do le 36’288 unità (23’832 nel settembre 2017). Di questi, 21’679 sottostava­no all’obbligo di annuncio. In che modo l’obbligo di registrazi­one abbia portato a maggiori vantaggi per le persone in cerca di lavoro non è ancora chiaro. Per Boris Zürcher, l’imposizion­e di annunciare posti vacanti è un importante contributo per la trasparenz­a. “Il mercato del lavoro ‘nascosto’ diventa in tal modo più visibile”, ha detto Zürcher.

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