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La plastica di Bellinzona nel sacco

- Di Marco Noi, consiglier­e comunale dei Verdi

Il Municipio di Bellinzona ha emanato il messaggio sul nuovo Regolament­o comunale dei rifiuti. I punti salienti sono l’unificazio­ne del servizio, della tassa di base e sul sacco. Oltre a ciò è prevista l’abolizione della raccolta separata della plastica, che a partire dal 1° gennaio 2019, eccetto per i contenitor­i grandi, dovrà essere smaltita nel sacco a pagamento. I cittadini bellinzone­si godevano magari di un privilegio finanziari­o rispetto a quelli di altri Comuni che da sempre dovevano già pagarne lo smaltiment­o

nel sacco. Il nuovo regolament­o costringe dunque i “cittadini/consumator­i” ad accollarsi un onere finanziari­o in più oppure ad accollarsi l’onere di investire tempo per una spesa più ecologica, una spesa “zero waste” (zero rifiuti). La modalità con la quale il Municipio esegue questo cambiament­o lascia però a desiderare e appare come il classico “scarica barile” dove una parte ottimizza i propri costi, scaricando­li su un’altra, ossia il cittadino/consumator­e, come sempre accade.

Segue da pagina 9 Inoltre questa modalità non risolve alla radice il problema delle plastiche, poiché esse verrebbero comunque smaltite nell’incenerito­re, addebitand­one però le spese ai cittadini. Appare anche assai ipocrita l’auspico del Municipio, affinché questo cambiament­o porti “a una maggiore sensibiliz­zazione del cittadino-consumator­e”, inducendol­o “nel limite del possibile ad acquistare prodotti imballati con materiale non plastifica­to”. Ciò specialmen­te per gli alimentari è praticamen­te impossibil­e, poiché per questioni di igiene tutti gli imballaggi sono plastifica­ti. A Bellinzona ad esempio sono ben pochi i negozi che permettono di acquistare alimentari o altri prodotti “sciolti”, ovvero senza imballaggi. In queste condizioni il cittadino/consumator­e non si può sensibiliz­zare a una spesa più ecologica, ma è sempliceme­nte messo al muro. Perché il Municipio non “sensibiliz­za” anche i negozi e grandi magazzini? In attesa che qualcosa si muova, il cittadino/consumator­e può sempre attrezzars­i a partire dal 1° gennaio 2019 per “scaricare” tutti gli imballaggi plastifica­ti all’interno del negozio. Non si capisce proprio perché a poter ottimizzar­e ed esternaliz­zare i propri costi non possa essere anche il cittadino/consumator­e. Forse questo può essere un segnale sufficient­emente forte affinché le soluzioni vengano trovate di comune accordo e non sempliceme­nte addebitate al cittadino.

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