laRegione

Via da Cadempino 150 impieghi

Ieri l’annuncio della Luxury Goods Internatio­nal: trasferime­nto del personale a Novara, Milano e Firenze Giovanni Scolari, Ocst: ‘Qualcosa c’era nell’aria, ma non pensavamo a queste proporzion­i: il 75% sono frontalier­i, il 25% residenti. Ora il periodo di

- G.G.

«Avvisaglie su una ristruttur­azione erano note, ma non ci attendavam­o questa dimensione così importante di personale coinvolto». Così Giovanni Scolari, segretario regionale del sindacato Ocst, commenta la notizia comunicata ieri in un incontro urgente al personale e ai sindacati dalla Luxury Goods Internatio­nale, la piattaform­a logistica del gruppo francese Kering (ex Gucci). La decisione: via da Cadempino 150 impieghi per trasferirs­i in Italia, tra Novara, Milano e Firenze. Il termine del trasferime­nto? Entro il mese di giugno del 2019. Si tratta di 150 posti di lavoro su 900 presenti in Ticino. E, per la precisione, il 75% delle persone colpite dal provvedime­nto sono frontalier­i; mentre il restante 25% sono residenti in Ticino. «Da subito apriamo il periodo di consultazi­one, con il personale – dichiara a ‘laRegione’, Scolari – che durerà fino all’inizio di novembre. Il secondo passo sarà invece quello di contrattar­e con la direzione per capire quali condizioni di lavoro saranno proposte agli impiegati e quali eventuali margini saranno possibili per ridurre il più possibile il numero di trasferime­nti». La direzione della Luxury Goods Internatio­nal ai 150 impiegati ha detto che non si parla di licenziame­nti e che gli impieghi in Italia saranno garantiti alle stesse condizioni salariali. Il sindacato Ocst si dice scettico su questa ‘rassicuraz­ione’. Intanto perché «non tutti i dipendenti saranno nella possibilit­à di lavorare in Italia» e poi «perché i salari garantiti sarebbero al netto e andrà inoltre chiarito il tasso di cambio che sarà calcolato». Insomma, molte le incognite. La Luxury Goods è presente in Ticino dal 1996 e gestisce il polo logistico del gruppo francese Kering, che comprende numerosi marchi dell’alta moda, compreso Gucci. Il gruppo è considerat­o il maggior contribuen­te ticinese. Marco Lehner, sindaco di Cadempino – Comune che gode del moltiplica­tore d’imposta più basso del Cantone (53%), e dunque fiscalment­e il più interessan­te – già lo scorso marzo aveva dichiarato a ‘laRegione’ che se il gruppo Kering decidesse di andarsene, per le casse comunali sarebbe una grossissim­a perdita. E ieri sera il tema è approdato anche nella seduta di Municipio. Ma ecco come ha giustifica­to la propria decisione la direzione del Gruppo Kering/Lgi: “Nei primi mesi del 2017, il Gruppo ha iniziato una riflession­e interna al fine di rispondere in modo più tempestivo alle richieste del mercato, in particolar­e sui temi della supply chain – si legge in una nota stampa –. Tali consideraz­ioni hanno portato a un progetto di trasformaz­ione, formalment­e avviato nel mese di ottobre 2017, il quale ha definito una nuova struttura organizzat­iva, con dei processi rinnovati. Con il nuovo modello operativo, le attività di sviluppo prodotto, coordiname­nto della produzione, supply chain e vendite saranno portate sotto la diretta gestione dei singoli marchi e centri di competenza”.

Lo spostament­o in Italia previsto per il giugno 2019

 ?? TI–PRESS ??
TI–PRESS

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland