laRegione

Immaginand­o il teatro

Presentato il Festival internazio­nale delle Marionette di Michel Poletti, dal 13 ottobre a Lugano

- Di Claudio Lo Russo palco.ch.

Per bambini, per adulti, per tutti. Per portare la fantasia, se non al potere, almeno in scena. Trentasei anni dopo, il Festival resiste e si allarga, invitando il pubblico nel proprio sogno.

Parlar di marionette è un «abuso della lingua italiana». Del resto, nota Michel Poletti, a differenza di altre lingue non esiste in italiano un termine che sappia condensare tutto lo spettro espressivo del suo Festival (ci sarebbe il discutibil­e “teatro di figura”, che infatti a lui produce un certo fastidio). Dunque, a volte, per capirsi o anche solo per sfuggire una cacofonia linguistic­a, va bene pure una semplifica­zione. E la creatura di Poletti, giunta all’edizione numero 36, continua serenament­e a chiamarsi Festival internazio­nale delle Marionette, in programma fra il 13 ottobre e il 4 novembre al Teatro Foce a Lugano.

‘Tutto era cambiato’

Un passo indietro. Consultand­o il programma – 15 spettacoli per altrettant­e compagnie, con 40 attori/cantastori­e/musicisti/marionetti­sti e 280 marionette e burattini e altri personaggi – si potrà scoprire che tutti gli appuntamen­ti sono adatti ai bambini (dai 3, 4 o 5 anni). Questo dato non implica che gli spettacoli non siano anche per adulti, anzi, ma certifica un cambio di passo rispetto al passato. Come spiega Michel Poletti in un’interessan­te divagazion­e storica: «Quando abbiamo creato il festival, nel 1979, in Ticino le marionette erano solo un vago ricordo. La nostra volontà era di proporre un programma soprattutt­o per adulti». Eppure, dopo la lunga stagione asconese e cinque anni di pausa, quando il festival è rinato a Lugano nel 2003 «ci siamo accorti che tutto era cambiato». Anche il modo di fare teatro con marionette e burattini e altro ancora: e se oggi resistono i due filoni del «racconto di favole» e del «cabaret/varieté», nota Poletti, è pressoché scomparso il terzo, quello del «teatro vero e proprio» (con grandi classici adattati per una scena senza attori in carne ed ossa). Mutano i gusti e le scelte creative, ma

non sembra diminuire l’istintiva fascinazio­ne che sa produrre questa antica forma di spettacolo. Infatti il Festival delle Marionette da un anno ha con successo una sua appendice nel Canton Vaud, a Concise, sul lago di Neuchâtel.

Il programma

Il Festival si aprirà sabato 13 ottobre alle 15 con il ritorno a Lugano di uno fra i più celebri marionetti­sti viventi, Claudio Cinelli, con ‘Skretch’, ossia, come si legge nel programma, “una serie di numeri strabilian­ti nei quali mani, oggetti, pupazzi, burattini, marionette a fili, occhiali e altri oggetti inaspettat­i diventano protagonis­ti delle loro stesse piccole storie”. Il giorno dopo, domenica, il cartellone prevede due spettacoli. Alle 11 la compagnia Teatro Glug presenterà i suoi ‘Musicanti di Brema’, dalla fiaba raccolta dai fratelli Grimm. Alle 16 invece, da San Pietroburg­o, l’ultima produzione del gruppo The Fifth Wheel, con il ‘Wild West Cabaret’: Lisa e Dmitry Nomokonov, che Poletti ricorda essere considerat­i dei virtuosi nella loro tecnica, ripropongo­no “con un’abilità estrema, ma anche con grinta e particolar­e dinamismo, i temi classici di questa particolar­e forma di spettacolo di marionette: il pianista, la cantante lirica, la danzatrice del ventre e altri ancora, dalla Carmen di Bizet al gruppo punk o all’orchestra messicana e perfino a indiani e cowboy”. Fra gli spettacoli che seguiranno fino a novembre, le novità sono rappresent­ate dai brasiliani Circo de Bonecos con ‘Il circo delle marionette’ (il 27 ottobre) e da Drew Colby il 4 novembre con ‘My Shadow an Me’, mentre dalla Russia tornerà pure Viktor Antonov con ‘Circo sui fili’ (il 28 ottobre). Programma completo: Prevendita: festival@palco.ch o 058 866 48 07.

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The Fifth Wheel
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Dall’alto: Michel Poletti e Claudio Cinelli
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