laRegione

Parliamo di Donka

Conferenza stampa della Compagnia Finzi Pasca per lo spettacolo dedicato a Cechov, da stasera al Lac

- Di Ivo Silvestro

Mettendo la sordina alle polemiche delle scorse settimane, Daniele Finzi Pasca ha presentato il riallestim­ento dello spettacolo che inizia dal ricordo del Castello di Trevano…

Ci sono particolar­i, nelle conferenze stampa, che valgono tanto quanto le parole pronunciat­e. Per l’incontro di ieri con la Compagnia Finzi Pasca – ufficialme­nte per presentare il riallestim­ento di ‘Donka’, al Lac da stasera a martedì 16 ottobre, e i “progetti futuri” –, uno di questi è l’orario: nove e mezza di mattina. Più di un’ora d’anticipo rispetto all’orario solito, per non interferir­e con l’altrimenti concomitan­te presentazi­one del Festival internazio­nale delle marionette (vedi pagina 16). «Michel ci ha fatto crescere con i suoi personaggi, ha portato talenti di tutto il mondo, val la pena andare a sentire che cosa sta combinando» dirà in chiusura Daniele Finzi Pasca. Un modo per ribadire che la compagnia non vuole mettere in ombra le altre realtà teatrali ma, al contrario, sostenerle. Il secondo particolar­e è la silenziosa presenza, tra il pubblico, di Marco Borradori e Roberto Badaracco, sindaco e capodicast­ero Cultura di Lugano, e del direttore del Lac Michel Gagnon. Quasi dei convitati di pietra, verrebbe da dire, non fosse che il vero convitato di pietra dell’incontro è la polemica, in corso da diverso tempo ma i cui toni si sono esacerbati nelle ultime settimane, tra compagnia e Lac. «Oggi proprio in tutti i modi cercheremo di evitare di entrare nelle questioni che avete letto in questi giorni» ha provato a dire Daniele Finzi Pasca. «Il nostro obiettivo è parlare di Donka, perché in questi giorni si è parlato tanto, ma non dello spettacolo» ha ribadito la musicista e cofondatri­ce della compagnia Maria Bonzanigo. Ma il convitato di pietra non si può ignorare e nell’ora e mezza di conferenza stampa, molto si è parlato del tema. Riassumend­o il detto e il non detto – e arrivare così a ‘Donka’, alla Fête des Vignerons, ad ‘Abrazos’ –, possiamo dire che i problemi sono ancora tutti presenti, che la compagnia a Lugano rischia di implodere, per problemi logistici ma non solo, che nuovi spazi andrebbero dedicati innanzitut­to alle compagnie emergenti, che la compagnia potrebbe dare molte idee su come gestire in maniera più efficiente il Lac, che per iniziare a risolvere tutto questo basterebbe sedersi tutti intorno a un tavolo. Cosa che dovrebbe capitare a breve, perché alla fine la compagnia si sente legata a Lugano: «Siamo di qui, raccontiam­o quello che conosciamo, raccontiam­o la pioggia di Piazzale Milano, non di Parigi».

L’avventura di Donka

Legame con il territorio che è del resto alla base dell’estetica della compagnia, come dimostra, appunto, ‘Donka’. Lo spettacolo è stato realizzato una decina di anni fa per i 150 anni dalla nascita di Cechov e «per raccontare Cechov siamo andati a cercarlo nell’orto di casa…» ha spiegato Daniele Finzi Pasca. Trovando «un russo che a Trevano ha costruito, nello stesso anno in cui nasceva Cechov, un castello di uno splendore gigantesco: pensate che Lugano era illuminata da trenta lampade a gas, il castello ne aveva 400!», come raccontato nel prologo dello spettacolo. Amante della cultura, questo russo «si era costruito una casa con sala da concerti, portandosi dalla Russia cento tra musicisti e attori… e noi nel 1962 l’abbiamo fatto saltare per aria!». Per costruirci l’attuale centro studi «nel cui auditorio ho fatto il mio primo spettacolo, con il professor Ceresa: si vede che qualche cosa di quelle feste, il pulviscolo dell’ispirazion­e si è appiccicat­o anche a noi e siamo diventati un po’ russi anche noi». Insomma, «siamo andati a Mosca a dire che noi conoscevam­o bene la Russia perché abbiamo studiato a Trevano!». Spettacolo nato in Ticino – le prime prove sono state realizzate alla Polivideo di Riazzino –, che ha aperto le celebrazio­ni a Mosca per i 150 anni di Cechov, che ha girato il mondo (61 città in 25 Paesi si legge nella documentaz­ione stampa) e che finalmente trova casa a Lugano in una versione ripensata con un numero maggiore di artisti, undici anziché gli originali otto. ‘Donka’, è stato sottolinea­to ieri, rappresent­a un momento importante nella storia della compagnia: è da lì che è nato un profondo legame con la Russia che ha portato alla collaboraz­ione con Valerij Gergiev e il Teatro Mariinskij, alle Olimpiadi di Sochi. Intanto si guarda avanti: l’anno prossimo avremo la Fête des Vignerons di Vevey e ‘Abrazos’, spettacolo realizzato per la fiera di Léon, in Messico – se si troverà uno spazio per le prove.

 ??  ??
 ??  ?? Due scene di ‘Donka’. Sopra: la conferenza stampa di ieri
Due scene di ‘Donka’. Sopra: la conferenza stampa di ieri
 ?? VIVIANA CANGIALOSI E TI-PRESS ??
VIVIANA CANGIALOSI E TI-PRESS

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland