In Riviera fra abusi assortiti ‘Caso’ scoppiato grazie a Falò
Il caso dei “droga party” era pubblicamente scoppiato ad inizio settembre grazie a un’inchiesta di “Falò”, l’approfondimento settimanale della Rsi. Nel servizio si faceva riferimento – con immagini di eccessi vari e interviste ai giovani protagonisti – ad un evento tenutosi in una notte d’estate in Riviera. Ne era emerso un quadro decisamente preoccupante, fatto di un ampio consumo di alcool e di droghe, un mix di sostanze potenzialmente distruttivo. Anche in quel caso, stando al sindaco di Riviera Raffaele De Rosa, l’informazione era giunta all’autorità non preventivamente dagli organizzatori – ingenuo, del resto, immaginare un avviso “ufficiale”, visto il genere di evento – ma dalla popolazione della zona, disturbata da ore e ore di ininterrotta musica notturna. De Rosa, contattato dalla “Regione”, faceva riferimento anche ad altre feste tenutesi in precedenza nel Bellinzonese e nel Locarnese e si impegnava, come primo rappresentante del suo Municipio, a discutere con Biasca e con la polizia regionale per un maggior controllo del territorio.
In valle festa già a inizio settembre
De Rosa parlava di un “prima” rispetto all’estate, ma ci sarebbe stato anche un “dopo”: Mauro Gobbi, sindaco di Campo Vallemaggia (vedi articolo sopra) ammette di essere stato a conoscenza di una festa tenutasi in alta Vallemaggia «nel primo weekend di settembre».