laRegione

Ente anziani, un passo indietro

Il Municipio di Balerna ritira il messaggio sulla messa in rete delle strutture con Chiasso La decisione arriva dopo la lettera di un gruppo di commissari che annunciava aria di bocciatura

- Di Daniela Carugati

Con l’aria che tira a Balerna, alla fine il Municipio ha preferito ‘arrendersi’. Posto di fronte al (quasi) aut aut del drappello di commissari di Petizione e Gestione – anticipato lunedì da ‘laRegione’ – ha deciso che, sì, ritirerà il dossier sull’Ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’. Per evitare lo scontro in Consiglio comunale, si è optato per tornare al tavolo di lavoro. Obiettivo: costruire un consenso allargato sul progetto. Ora si ricomincer­à, quindi, da una sorta di Commission­e ad hoc, nella quale siederanno, appunto, Gestione e Petizioni e che sarà presieduta dal capo dicastero Socialità, sanità e problemi occupazion­ali Moreno Doninelli. Sarà lì, fa sapere lo stesso esecutivo in una nota, che si approfondi­ranno “tutti gli aspetti che ancora necessitan­o di essere chiariti”. E non sono pochi. Nel frattempo, Chiasso resterà alla finestra, aspettando i partner dell’iniziativa e congelando il pacchetto (cfr. ‘laRegione’ di ieri). La scelta di fare un passo indietro, formalizza­ta martedì sera dall’esecutivo di Balerna, giunge dopo più di un tentativo di ricucire gli strappi su un tema sensibile. Indigesti, non tanto il principio della messa in rete, quanto piuttosto la fretta e le modalità con le quali il Comune era pronto ad ‘allearsi’ con i vicini chiassesi. Scaturisce da questi problemi la missiva indirizzat­a dalla maggioranz­a delle Petizioni e dalla minoranza della Gestione, oltre che da alcuni consiglier­i – uno schieramen­to che vede affiancati Plr, Sinistra e Verdi –, esplicita nell’annunciare un rapporto pronto a rispedire il messaggio al mittente. In caso contrario, la bocciatura era dietro l’angolo. Ora non sarà più necessario: rimesso nel cassetto l’incarto, si può riaprire il dialogo. In effetti è parso evidente pure al Municipio che “una contrappos­izione sul modo di procedere, costituire­bbe uno sterile quanto improdutti­vo esercizio”. Di conseguenz­a, “proprio per agevolare una proficua ricerca del consenso”, si è optato per il ritiro del messaggio, “nell’ottica di poterlo riproporre sulla base di un ampio sostegno da parte delle diverse forze politiche”.

‘Ripartiamo dai punti fermi’

Che la proposta sull’Ente non facesse l’unanimità era chiaro da un po’: perché non si è pensato prima di andare in questa direzione? «Da subito – ci spiega Doninelli – si è affidato ai singoli municipali il compito di dialogare con i rispettivi gruppi politici, dando loro modo di esprimersi, al fine di costruire dapprima una condivisio­ne di principio sulla messa in rete, quindi di raggiunger­e un assenso graduale sui contenuti della proposta. Invece, pubblicato il messaggio, sono emerse necessità di approfondi­menti di

una certa importanza. Quindi si è optato per il suo ritiro». Da dove ripartite? «Da alcuni punti fermi, a cominciare dallo statuto e dal mandato. Oltre che da tutta una serie di informazio­ni già contenute nel messaggio e nel suo complement­o. Ora con i consiglier­i procederem­o ai necessari approfondi­menti e vedremo quali garanzie o proposte di modifiche dello statuto inserire». E in questo caso andranno ridiscusse con il gruppo di lavoro. Quale sarà la tempistica? «Stiamo cercando una data per fissare la prima riunione, a breve. Poi preparerem­o un piano di lavoro per capire come affrontare gli aspetti ancora aperti. È difficile fare una previsione. Quando si andrà in Consiglio comunale? Oggi non si può dire se sarà a dicembre, gennaio o marzo. Dopo l’incontro iniziale, ne sapremo di più». Vi attende un gran lavoro. «Il Municipio assicura il massimo impegno. Anche per mettere in condizione il Centro anziani e il personale di operare al meglio».

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TI-PRESS Si torna al tavolo di lavoro Il capodicast­ero Doninelli

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