Barriere notturne ai valichi
Diventa effettiva la chiusura notturna di sei valichi secondari in Ticino. Il Dipartimento del territorio (Dt) negli scorsi giorni, in collaborazione con l’Amministrazione federale delle dogane, ha provveduto alla sistemazione della prima barriera nella regione del Luganese, presso il valico del Cassinone a Sessa. A questa posa, prossimamente ne seguiranno altre cinque, presso le dogane di Arzo, Indemini, Ligornetto, Ponte Faloppia e San Pietro di Stabio (vedi cartina). Secondo il Dt con questa misura sarà possibile, in caso di necessità, intervenire con la chiusura dei valichi in tempi molto rapidi, garantendo dunque una maggiore efficienza e sicurezza nelle zone di confine. Da notare che l’operazione di posa delle barriere é interamente finanziata da Berna. La premessa di questo intervento, si ricorda, risale allo scorso giugno quando il Consiglio federale ha deciso di adottare alcuni provvedimenti per la protezione dei valichi secondari ticinesi. La decisione è stata presa in riferimento alla mozione “Chiusura notturna dei valichi secondari tra Svizzera e Italia” della Consigliera nazionale Roberta Pantani. La mozione di Pantani poneva particolare accento sulla problematica della criminalità transfrontaliera e della migrazione illegale con cui è confrontato il Canton Ticino. Sulla base della risoluzione del Consiglio federale, era stata poi l’Amministrazione federale delle dogane a incaricare il Dipartimento del territorio di finalizzare la fase esecutiva per la posa di queste ulteriori sei barriere nelle regioni del Locarnese, Luganese e Mendrisiotto, che vanno così ad aggiungersi alle tre già presenti, posate durante la fase sperimentale di chiusura notturna dei valichi del 2017, a Fornasette, Ponte Cremenaga e Novazzano Marcetto.