Tappeto rosso per Keller-Sutter
Altri due ‘papabili’ alla successione di Schneider-Ammann hanno rinunciato a candidarsi I consiglieri agli Stati Ruedi Noser e Martin Schmid non intendono ostacolare l’elezione di una donna in Consiglio federale
Karin Keller-Sutter, segnatevi questo nome. Le chance della grande favorita in casa Plr alla successione di Johann Schneider-Ammann sono ulteriormente aumentate. Ieri altri due ‘papabili’ hanno infatti annunciato di non volersi mettere in gioco, sostenendo la candidatura della ‘senatrice’ sangallese. Sia il consigliere agli Stati zurighese Ruedi Noser, sia quello grigionese Martin Schmid hanno rinunciato a candidarsi. Noser ieri su Twitter ha scritto che “i tempi sono maturi per la seconda consigliera federale Plr”. Finora l’unica era stata, una trentina di anni fa, Elisabeth Kopp tra il 1984 e il 1989. Anche Schmid, da parte sua, ha precisato in una nota che rinuncia a candidarsi riconoscendo il desiderio molto diffuso di avere “una donna liberale-radicale in Consiglio federale”. Entrambi hanno poi sottolineato che Karin Keller-Sutter è una candidata capace e di comprovata esperienza, che ha quindi tutte le carte in regola per diventare consigliera federale. L’attuale presidente del Consiglio degli Stati – che ha annunciato ufficialmente martedì di candidarsi al governo – ha alle spalle una carriera politica quasi trentennale. Nel 1992 Keller-Sutter fu infatti eletta nel Consiglio comunale di Wil. Dopo aver passato quattro anni nel Gran Consiglio sangallese, nel 2000 venne eletta nel Consiglio di Stato. L’esperienza nell’esecutivo cantonale è durata ben 11 anni, dopo i quali (nel 2011) è stata eletta al Consiglio degli Stati. Inoltre ha già partecipato a un’elezione al Consiglio federale: nel 2010 è stata sconfitta proprio dal ‘ministro’ dell’Economia dimissionario Schneider-Ammann. Schmid nella sua presa di posizione ha fatto trasparire che assumere “l’alta carica” non gli sarebbe dispiaciuto: si sarebbe “molto volentieri” messo a disposizione per difendere gli interessi dell’economia e delle regioni di montagna in Consiglio federale. Inoltre, secondo le sue valutazioni personali, avrebbe soddisfatto molti requisiti necessari per la carica e avrebbe anche portato con sé l’esperienza in un esecutivo cantonale. Il 49enne grigionese ha però deciso di concentrarsi sul suo lavoro al Consiglio degli Stati, per il quale intende candidarsi per una terza legislatura dopo il 2019. Schmid era uno dei principali concorrenti di Keller-Sutter alla successione di Schneider-Ammann. Non è però il primo degli esponenti Plr a ritirarsi dalla corsa. Mercoledì scorso è stato il ‘senatore’ urano Josef Dittli a rinunciare a candidarsi. Anch’egli ha motivato la sua scelta affermando che le circostanze attuali parlano chiaramente a favore dell’elezione in governo di una donna. In precedenza avevano anche rinunciato il consigliere agli
Stati di Appenzello Esterno Andrea Caroni (per motivi familiari) e Carmen Walker Späh che intende restare nel governo zurighese. Se gli uomini sembrerebbero non voler mettere i bastoni fra le ruote a Keller-Sutter, in campo femminile le alternative valide non sembrano essere molte. Una di queste potrebbe essere la consigliera nazionale zurighese Regine Sauter. Il Plr della città di Zurigo, in una nota diffusa ieri, l’ha infatti indicata come una valida candidata. Sauter non ha però ancora deciso se candidarsi: lo farà sapere all’inizio di settimana prossima quando rientrerà dalle ferie. Anche sul fronte Ppd c’è stata una rinuncia: la consigliera nazionale lucernese Andrea Gmür ha annunciato ieri che non è a disposizione per la successione di Doris Leuthard, preferendo concentrarsi su una sua possibile candidatura al Consiglio degli Stati in sostituzione del dimissionario Konrad Graber.