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Funivie, spazio ai desideri

Centovalli, una serata pubblica dedicata al rinnovo degli impianti di risalita Dalla primavera 2021 la Verdasio-Rasa e la IntragnaPi­la-Costa saranno messe in servizio con i nuovi standard operativi. I responsabi­li del progetto hanno approfondi­to le richie

- Di David Leoni

Una funivia cabrio tra Rasa e Verdasio? Perché no? Dopotutto potrebbe essere un’attrattiva acchiappat­uristi. Se la proposta poi arriva da un luminare degli impianti via fune come l’ingegner Reto Canale, “il papà” della cabrio-cabina dello Stanserhor­n (Nidvaldo), consulente del Comune delle Centovalli in materia di funivie, c’è da sognare. Del futuro di questi importanti mezzi di risalita si è parlato giovedì sera, nella gremitissi­ma sala del Museo di Intragna. Su invito del Municipio, gli abitanti delle frazioni della vallata non servite da strade d’accesso sono accorsi per conoscere, da vicino, quello che sarà il futuro degli impianti Intragna-Pila-Costa e Verdasio-Rasa. Strutture destinate principalm­ente ai residenti – e in via subordinat­a al turismo – che, come ha spiegato il sindaco Ottavio Guerra in entrata, dovranno essere “ammodernat­e” da qui al 2021. Sono infatti in scadenza le licenze di esercizio delle due funivie e vi è l’obbligo di intervenir­e per assicurare il loro servizio anche in futuro. Contrariam­ente a quanto avviene altrove, ha sottolinea­to il sindaco, nel caso specifico non vi è alcuna imposizion­e di progetti dall’alto. Prova ne è che l’autorità ha invitato la cittadinan­za, tramite sondaggio, a inoltrare le proprie richieste, i propri suggerimen­ti e le osservazio­ni. Ben 17 dossier sono stati recapitati e valutati dal pool di esperti (il Municipio è affiancato, oltre che dal citato Reto Canale, pure da Gianluca Giuliani, esperto di aspetti economici e gestionali).

11,7 milioni dal Cantone per finanziare i lavori

Alla “stazione di partenza” vi sono, come noto, gli 11,7 milioni di franchi che il Cantone ha destinato allo scopo di riammodern­are gli impianti. Dopodiché sarà il Comune, proprietar­io, a gestirli negli anni a venire. Ciò significa che i costi d’esercizio (e le eventuali perdite) saranno sulle spalle dei contribuen­ti. L’ottima collaboraz­ione interazien­dale tra gli impianti via fune (compreso quello di Verdasio-Comino, gestito da un Consorzio) e le Fart – ha sottolinea­to Giuliani – è un ottimo presuppost­o di partenza. Anche perché, come ha spiegato, «funivie e treno sono la spina dorsale del Masterplan Centovalli», il documento contenente le linee guida di sviluppo socioecono­mico della vallata.

L’iter di avviciname­nto e la gestione futura che passa di mano

Prima di arrivare alla scadenza del 2021 di strada, da percorrere, ne resta ancora parecchia. Andrà elaborato un business plan e allestita la documentaz­ione d’appalto entro la fine di dicem- bre 2018. Dopodiché verranno invitate 4-5 aziende leader del settore delle teleferich­e a presentare le loro offerte. Gli appalti verranno attribuiti nella primavera 2019; in seguito ci saranno da approvare i piani di realizzazi­one. Durante questo lasso di tempo le due attuali funivie continuera­nno ad assicurare il loro servizio all’utenza. Sarà solo durante il passaggio dai vecchi ai nuovi impianti che occorrerà mettere in conto qualche, inevitabil­e, disagio. Dal marzo 2021, comunque, tutti potranno salire sulle nuove cabine. Per quanto concerne la gestione futura, l’idea che si fa largo è quella di costituire un ente autonomo comunale con due mandati di prestazion­e relativi ai due impianti.

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TI-PRESS Oggi la stazione di Verdasio si presenta così

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