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Cabine spaziose e moderne, con stazioni più accoglient­i le principali novità

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Dall’analisi fornita da Reto Canale, le due strutture attuali presentano alcuni punti deboli che andranno corretti. Nel caso della Intragna-Pila-Costa, la portata delle cabine (4 persone) è inadeguata, come lo è la possibilit­à di portata delle merci; manca una modalità di funzioname­nto in automatico 24/24 (sicurezza); l’accesso alla stazione intermedia è scomodo per le persone con difficoltà motorie e per il trasporto di bagagli o merci. Il tracciato futuro ricalcherà, invece, l’attuale, ottimament­e inserito nell’ambiente. La Verdasio-Rasa presenta, oltre al problema delle cabine troppo piccole e scomode, quello delle stazioni di partenza e arrivo. Fuori mano per l’utenza che arriva via strada, la fermata a valle dovrebbe essere “rialzata” di una quindicina di metri e portata a livello della cantonale, con tanto di posteggi. A monte, invece, per le stesse ragioni si dovrà valutare un arretramen­to dello stabile in modo da “avvicinarl­o” al nucleo. Nuovi tralicci, nuovo impianto di sicurezza, cabine climatizza­te (e capaci di 1000 kg di carico) costituira­nno la svolta. Tutti questi cambiament­i allo studio, ovviamente, generano costi. Secondo i due esperti, tuttavia, per garantire una gestione sana non sarà necessario intervenir­e sul tariffario attuale. Almeno per i residenti. Un aspetto, quest’ultimo, discusso in sala al termine della presentazi­one. C’è chi, tra il pubblico, ha suggerito di non investire tutti gli 11,7 milioni del Cantone per la costruzion­e ma di accantonar­ne una fetta come “riserva”. Altri hanno avanzato dubbi sulla massa critica (turisti) necessaria per non generare deficit; non sono mancate le censure alla convenzion­e Comune-Fart-Cantone (quest’ultimo, come noto, non coprirà più i disavanzi). Decisivi saranno perciò i contenuti del business plan. Reto Canale si è comunque detto fiducioso. Non saranno costruite cattedrali nel deserto e l’incremento della portata delle cabine previsto non farà che accrescere l’interesse per queste due offerte turistiche centovalli­ne senza, tuttavia, incidere sui costi di manutenzio­ne. A questo punto non resta dunque che attendere il documento contabile e la presentazi­one di un progetto definitivo per poi valutare il tutto con cognizione di causa.

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NINI Come sullo Stanserhor­n

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