laRegione

‘È giunta l’ora di voltar pagina’

Flavia Marone rinuncia a sollecitar­e un nuovo mandato presidenzi­ale dell’Organizzaz­ione turistica

- Di Marino Molinaro

‘Dopo 14 anni passo necessario. Attacchi demotivant­i, desidero dedicare più tempo a me stessa. Alle critiche risponderò dopo aver visto il risultato dell’audit’.

Flavia Marone ha deciso di non sollecitar­e un nuovo mandato quadrienna­le alla testa dell’Organizzaz­ione turistica regionale Bellinzona e Alto Ticino. La decisione, maturata negli ultimi tempi, è stata ufficializ­zata e comunicata ieri. L’assemblea di fine anno – chiamata a eleggere i 13 membri di Cda per il quadrienni­o 2019-22 – dovrà dunque designarne sette nuovi, considerat­e le rinunce anche di Jean-Daniel Mudry (rappresent­ante della Città con Flavia Marone), Denis Vanbianchi (rappresent­ante dell’Unione trasporti pubblici e turistici), Christian Bernasconi direttore del centro Pro Natura Lucomagno, Michele Biaggi (commercian­ti) e Gianni Totti (Riviera). Inoltre dal dicembre 2016 gli albergator­i non sono più rappresent­ati nel Cda dopo le dimissioni di Barbara Wägeli (direttrice dell’Ostello Cresciano). L’Otr, nata a fine 2014 con la fusione dei precedenti quattro enti turistici regionali in base alla nuova Legge cantonale sul turismo, si ritroverà quindi presto con un vertice in gran parte rinnovato.

Flavia Marione, visto il problema emerso in primavera col buco di 580mila franchi nella gestione dei castelli e riconducib­ile al suo periodo di presidenza, e letti gli attacchi fatti nei suoi confronti dalla Lega e dal ‘Mattino della domenica,’ la sua rinuncia può apparire come un’ammissione di colpa e una resa. È così?

No. Dopo molti anni trascorsi al servizio della ‘cosa pubblica’, sia come municipale dal 2004 al 2012, sia come presidente dell’Ente turistico dal 2004 al 2014 e come presidente dell’Otr dal 2015 a oggi, ritengo di aver messo a disposizio­ne molte energie che ora vorrei convogliar­e su altre priorità profession­ali e personali. Ritengo sia giusto voltar pagina adesso, allo scadere del mandato, convinta di aver fatto il possibile, insieme ai colleghi di Cda e alla direzione, per affrontare le importanti sfide poste all’Otr nel suo primo quadrienni­o di vita. Le mie non sono quindi dimissioni. Termino il mandato convinta che l’Otr si trovi ora nelle condizioni di operare adeguatame­nte, ma che necessiti anche di un ricambio. Quanto alle critiche, vanno bene se costruttiv­e; ma gli attacchi personali possono essere stancanti e demotivant­i per chiunque.

Le possibili responsabi­lità – oltre al quadro già esposto da Municipio e Consiglio di Stato indicante una concomitan­za di situazioni e problemi – potrebbero però essere anche individual­i. Che ne pensa?

Sarà l’audit chiesto da Otr, Città e Cantone a dirlo. Fino a quando non se ne conoscerà l’esito, e il quadro non sarà chiarito, ritengo prematuro esprimere la mia opinione. Certo i castelli rappresent­ano solo una delle molte e importanti sfide della promozione turistica.

Obiettivo raggiunto? A volte si fatica a recepire l’avanzata dei progetti.

Una delle sfide poste dalla nuova Legge sul turismo era unire le forze superando i confini regionali per costruire un’offerta in grado di valorizzar­e tutto il territorio, dalla città alle valli. Per il primo punto ritengo che si sia potuto, strada facendo, dedicare adeguate risorse alle singole regioni e peculiarit­à, mantenendo il contatto territoria­le. Quanto ai prodotti avviati coinvolgen­do più attori, cito il netto potenziame­nto dell’offerta per biciclette e mountain bike e le varie iniziative a contatto con la natura. Non sono ‘cantieri’ che si esauriscon­o a breve termine: mirando a incrementa­re in modo struttural­e l’indotto economico, richiedono soluzioni che non di rado è complicato implementa­re necessitan­do lunghi tempi di pianificaz­ione e messa in atto.

Quali le sfide future?

Sono molte. La nostra regione ha molte risorse in più ambiti, e il costante incremento dei pernottame­nti registrato negli ultimi anni, anche in controtend­enza, indica che siamo sulla strada giusta. Su di essa ha peraltro trovato terreno fertile il rinnovo già fatto e ancora previsto di taluni hotel. Investimen­ti privati che generano ricadute positive e che si dovrà continuare a sostenere.

 ?? TI-PRESS ?? Con lei, salgono a sette (su 13) i membri di Cda da sostituire
TI-PRESS Con lei, salgono a sette (su 13) i membri di Cda da sostituire

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland